Trattoria Bel Deuit
Il locale ideale per chi sale alla barocca Basilica di Superga in cerca delle memorie dei Savoia ma anche di quelle del Grande Torino che su questo colle visse il suo tragico epilogo il 4 maggio del 1949. La trattoria Bel Deuit (espressione dialettale per esprimere un buon modo di fare, si potrebbe tradurre “bel garbo”) ha una vista incantevole sulle colline torinesi e propone una cucina improntata alla tradizione. Nel menu raccontato a voce una lunga sequenza di antipasti che cambiano di stagione in stagione, ma dove non mancano mai il vitello tonnato o la lingua di vitello in salsa verde. Tra i primi agnolotti tradizionali o del plin, ma anche tajarin alla freisa di Chieri saltati con un ridotto dello stesso vino e radicchio. Tra i secondi, oltre al brasato al Nebbiolo delle Langhe e alle lumache di Cherasco in umido, spicca il fritto misto.Tra i dessert oltre allo zabajone fatto al momento con la torta di nocciole e il bunet quando è stagione le pere martin cotte nella freisa con garofano e cannella. La carta dei vini parla piemontese. Si spende tra i 30 e 40 euro.