Ristorante Sant’Orso

Il ristorante si presenta in tipico stile di montagna, con le grandi vetrate affacciate sulla prateria di Sant’Orso e sul Gran Paradiso, con il personale di sala che serve ai tavoli in abbigliamento tipico. Ogni giorno è possibile scegliere tra piatti tipici della tradizione locale e piatti ricercati e gustosi a base di paste fresche, prodotti locali e ingredienti stagionali, affiancati da un menu dedicato ai piccoli ospiti. Lo chef Raffaele Baldini vi farà scoprire attraverso la sua grande creatività una Valle d’Aosta inedita. Antipasti ricchi e variegati: la battuta di pezzata rossa valdostana con senape al miele e chips di pane integrale è davvero un must, così come la trilogia di mocetta: manzo, cervo e cinghiale e Fontina in tre stagionature con crostini di pane integrale; tra i primi da segnalare il risotto alla barbabietola con crema di piselli e spuma al Bleu d’Aoste e tra i secondi la carbonada di pezzata rossa valdostana con piccola polenta o la classica fonduta valdostana. Interessante anche l’offerta di pesce con le sue rinomate trote di locali di acqua dolce oppure come il tradizionale pescato cucinato con maestria. Nei dolci da provare la famosa crema di Cogne con le tegole della Vallé e la Creme Brulèe al Genepy. Splendido il dehors per mangiare in estate sorseggiando magari un vino valdostano o una bollicina dell’importante cantina. Possibilità di cenare alla carte o di scegliere tra vari menù da euro 28 a euro 38.

Ristorante Babette

Location di grande bellezza per il ristorante di Fabio Bonavia, chef di grande esperienza, che dal 2002 ha aperto il suo locale prima nel centro storico di Albenga e da circa 6 anni proprio sulla spiaggia, di fronte all’isola della Gallinara. La struttura è ampia e molto luminosa, sia all’esterno che all’interno dove ci sono grandi sale, eleganti e ben arredate, con grandi vetrate per pranzare guardando il mare. Il menù cambia ad ogni stagione, lo chef si serve dai contadini e dai pescatori locali. Dal menù citiamo ?tra gli antipasti lo scrigno di acciughe marinate alla Ligure con ripieno di confit di cipolla rossa e la nuvola di finocchi croccanti ( 15 euro). Si continua con le invitanti tagliatelle nere con sughetto di seppioline, vongole e broccoletti croccanti?(17 euro)?oppure i ravioli gialli allo zafferano ripieni di pescato con la salsa ai carciofi d’Albenga.(18 euro) Tra i secondi la grigliata mista di pesce e crostacei con l’emulsione al limone, le coppette di salmoriglio di prezzemolo, capperi e di confit di cipolla rossa (33 euro) o tra le carni?la morbida guancia di Fassona con crema di patate alla noce moscata e salsa al Nebbiolo?(19 euro). I dolci sono invitanti come la crostatina ripiena di mandorle e pere, salsa al caramello salato e gelato pralinato ( 9 euro). Due i menù degustazione a 43 euro e a 48 euro. La carta dei vini è ampia, con interessanti proposte di vini del territorio.

Da Rosina

A 6 km da Dego, in località Porri, un ristorante di lunga tradizione situato nell’entroterra savonese, circondato da boschi, adatto per passeggiate ed escursioni, soprattutto dopo aver gustato la cucina di Gerardo, che dal 1980 gestisce la locanda, dove oltre a mangiare ottimamente, si può anche soggiornare nelle 10 stanze a disposizione dei clienti. L’ambiente è semplice e confortevole, nella sala con il camino e l’arredamento in legno, ci si sente subito a proprio agio, accolti con il sorriso e la cortesia della sig.ra Giorgia. La cucina proposta è quella casalinga, frutto di un abile intreccio tra la cucina piemontese e ligure, presenti le paste fresche, come tagliatelle e tagliolini, e quelle ripiene, come i ravioli e i pansotti con i sughi ispirati dalle stagioni. I secondi di carne, brasati ed arrosti, anche con selvaggina, accompagnati da funghi e verdure dell’orto. Anche i dolci, rigorosamente fatti in casa e con ingredienti di stagione, non deludono e completano un pranzo abbondante. Personale molto cortese e rapporto qualità prezzo molto buona, prezzo medio sui 30 euro a persona con un buon bicchiere di vino prodotto da loro o un buon vino tipico piemontese come un Dolcetto o un Barbera.

Ristorante Albergo Badellino

Nel centro di Bra, centro enogastronomico d’eccellenza e patria dello Slow Food e di Cheese, il ristorante di Giacomo Badellino e della moglie Marilena propone un’autentica cucina langarola in un ambiente caldo e accogliente con belle sale arredate con gusto. Una tradizione familiare di quattro generazioni, che garantisce ai clienti la qualità di prodotti provenienti da coltivazioni locali e nel rispetto della stagionalità. S’inizia con un carrello di antipasti che da solo vale il viaggio, preparati con cura e attenzione, si trovano, infatti, i tipici antipasti piemontesi: i peperoni con la bagna cauda, il vitello tonnato, l’insalata russa, la carne cruda battuta al coltello, la famosa salsiccia del posto, le acciughe al verde e l’insalata di coniglio, tutti squisiti. Fra i primi spiccano i tajarin, gli agnolotti del plin, gli gnocchi di patate al Castelmagno. Tra i secondi da assaggiare il brasato al barbera, l’agnello, le trote. Ampia scelta di ottimi formaggi, fra cui il Bra, una DOP, il cui nome deriva dalla città, che in passato era il maggiore mercato del formaggio delle vallate cuneesi. Fra i dolci da provare le pesche ripiene e il bunet. Vini selezionati dei migliori produttori delle Langhe e del Roero, consigliati da Giacomo. Prezzi davvero onesti, sui 30/40 euro e servizio cortese.

Osteria Martini da Federico Lanteri

Dopo l’esperienza del “Torrione” a Vallecrosia, lo chef Federico Lanteri è ripartito con grande slancio nel bel paese dell’alta valle Nervia. La proposta gastronomica è stata rinnovata in parte mantenendo i piatti, che hanno reso famoso il ristorante di famiglia, come le trippe e il coniglio alla ligure. Le sale hanno arredamento elegante e ricercato, una terrazza romantica, che si affaccia sui vicoli, e tavoli sistemati nella grande piazza, offrono un riparo per chi vuole fuggire dalla confusione e dal caldo della costa. In carta preparazioni da un lato molto ricercate e dall’altro di grande semplicità. Si può anche scegliere fra due menù, che variano in funzione delle stagioni. Quello di terra (38 €) con brandacujun, barbagiuai, ravioli, coniglio alla ligure e dessert: Il menù di mare (€ 48) dipende dai pescatori con cui ha mantenuto un rapporto di fiducia: gamberi di Sanremo cucinati sempre con estro e semplicità, come nello spaghetto con carciofi, pescato al forno o grigliato. Il menù è attento ai piatti tradizionali come turtun, gran pistau e capra con i fagioli di Pigna. In cantina ottimi vini del territorio e etichette di pregio. In sala Aurora e lo staff garantiscono un’accoglienza calda e molto curata. Importante la collaborazione con Pierangelo Fazio, che continua a fornire i frutti tropicali coltivati al confine con la Francia e dal sapore unico.

Ristorante i 5 Sensi

Un locale giovane e intraprendente, che ha aperto nel 2017, grazie allo spirito creativo e innovativo di una famiglia con un sogno in comune: quello di creare un’esperienza sensoriale completa. La mamma Patrizia ha affiancato e appoggiato la scelta dei 4 figli, Diego, Stefano, Andrea e Grace, di creare una proposta culinaria originale nel panorama della città, che ha riscosso da subito molto interesse e successo. L’ambiente è moderno ed elegante ed è situato nel centro storico di Cuneo. Due i menù degustazione: il primo “wabi-sabi” è composto di 5 portate a 66 euro, con l’abbinamento di 3 calici di vino a 30 euro, il secondo menù  “sensoriale” prevede 7 portate a 86 euro con l’abbinamento di 5 calici di vino a 50 euro. Alla carta negli antipasti citiamo la zucca, mostarda di renette, fondo di pollo, burro e salvia (16 euro) e la lumaca di Cherasco,rapa, aglio nero e cerfoglio (19 euro) e anche la cruda di Fassona, la sua testina, acciuga e cardo (23 euro). Nei primi l’intrigante riso,radicchio, lampone e gorgonzola (24 euro)  e la tagliatella, cavolo nero, alghe e nocciola (23 euro). Nei secondi da gustare la coppa di maiale caramellata ostriche e porro (27 euro) oppure il cervo e topinambur (35 euro) o ancora l’arrosto di Fassona, anacardi e datteri (30 euro). Nei dolci da assaggiare il gianduiotto alla nocciola e fagioli Azuki e la vaniglia e rabarbaro (entrambi a 10 euro). La carta dei vini è molto ampia, con particolare attenzione ai produttori del territorio, ma con grande varietà di etichette estere, soprattutto francesi, buona scelta di champagne e presenti anche i sakè.