V° Festival del Giornalismo Alimentare di Torino: incontri ed un menù con i fiori eduli le proposte del ponente ligure

Partirà giovedì 20 febbraio al Centro Congressi del Lingotto, la quinta edizione del Festival Nazionale del Giornalismo Alimentare, che per tre giorni vedrà confrontarsi circa 170 esperti fra giornalisti, istituzioni, imprenditori, foodblogger, influencer, professionisti della sicurezza alimentare, chef e rappresentanti del mondo associazionistico. La Liguria, regione ospite del festival, sarà grande protagonista con la presenza di alcuni rappresentanti in diversi incontri e con un menù dedicato alla cucina con i fiori.

Claudio Porchia, presidente dell’Associazione Ristoranti della Tavolozza parteciperà giovedì mattina all’incontro dal titolo “SONO UN PROFESSIONISTA E RACCONTO IL FOOD: esperienze e progetti dalla Rete del Festival del Giornalismo Alimentare” moderato da Enzo Radunanza della Gazzetta del Gusto. Il giorno successivo sarà Gianni Berrino, Assessore al turismo Regione Liguria interverrà al seminario “PROMUOVERE LA LIGURIA DEL CIBO: raccontare una terra ricca di eccellenze” moderato da Luca Ponzi caporedattore Tgr Rai Liguria.

Sempre nella giornata di venerdì ai giornalisti partecipanti agli incontri sarà offerto un menù originale, colorato e profumato a base di fiori. I fiori nel piatto questo il nome della proposta gastronomica firmata dagli chef Roxana Rondan e Gianfranco Calidonna, con la partecipazione dello chef Paola Chiolini del ristorante Balena Bianca di Vallecrosia (IM). Si partirà con gli assaggi a cura di Fiori di Hortives, per proseguire con piatti cucinati con i fiori forniti dalla azienda Ravera Bio di Albenga. Dessert vari e deliziosi con le dolcezze della Biscotteria Gibelli di Vallecrosia (IM) ed i Grissini dolci e “Belinetti” alla cipolla egiziana a cura di Panetteria Fratelli Lia di Camporosso (IM) e azienda Eredi DAMELE Antonio di Camporosso (IM).

La manifestazione torinese sarà anche un’ottima occasione per promuovere il “Festival della cucina con i fiori” che si terrà a Sanremo dal 9 all’11 marzo nell’ambito della manifestazione Villa Ormond in fiore.

Oltre al fenomeno food sui media e alle iniziative antispreco, sotto i riflettori di questa edizione del Festival finiranno alcuni tra gli argomenti più caldi e controversi del momento, come le etichette nutrizionali che mortificano il made in Italy, le criticità del Food Delivery o le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola. Nel decennale del riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea, non potevano mancare approfondimenti sulla cultura del cibo italiano nel mondo, con un panel dedicato al ritorno in agricoltura dei prodotti IGP e DOP e uno sulle ultime frontiere del Made in Italy: università e agenzie spaziali della Penisola sono, infatti, fra i capifila dei più importanti progetti internazionali di coltivazione degli alimenti in orbita. Particolare attenzione sarà dedicata al terzo settore con il tavolo di lavoro incentrato sul social food per far luce su come cibo e ristorazione possano diventare un veicolo di promozione sociale.

Il Festival del Giornalismo Alimentare è realizzato con il supporto della Camera di commercio di Torino e con il contributo di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC e Fondazione CRT.

Ha ottenuto il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Comune di Torino, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Associazione Stampa Subalpina e Slow Food Italia.

È possibile accreditarsi online al sito www.festivalgiornalismoalimentare.it/accredito/ e seguire nelle dirette sui social le principali iniziative.

Dal 9 al 11 marzo la seconda edizione del Festival Nazionale della ‘Cucina con i fiori’

A Sanremo dal 9 all’11 marzo la seconda edizione del Festival Nazionale della ‘Cucina con i fiori’.

Nella splendida cornice di Villa Ormond torna l’atteso appuntamento con degustazioni, show cooking e incontri con chef, aziende, giornalisti e operatori del settore.

Fervono i preparativi per la seconda edizione del Festival Nazionale della Cucina con i fiori, che si terrà dal 9 all’11 marzo nell’ambito della manifestazione “Villa Ormond in fiore”, che terminerà domenica 15 marzo in occasione della sfilata del Corso fiorito e della diretta di RaiUno.

Per tre giorni arriveranno a Sanremo numerosi chef e giornalisti, aziende e moltissimi appassionati per partecipare a questo importante evento gastronomico che ha come assoluto protagonista il fiore e che è diventato un riferimento nazionale per quanti seguono questo particolare settore enogastronomico.

L’evento è promosso da Fondazione Villa Ormond Eventi, Associazione Ristoranti Tavolozza e Crea Sanremo con sponsor tecnici la Cna di Imperia e l’azienda Ravera Bio di Albenga, che fornirà i fiori commestibili per tutte le giornate di degustazione.

“Il festival della cucina con i fiori – spiega Claudio Porchia, presidente dell’Associazione Ristoranti della tavolozza e ideatore della manifestazione – dopo il grande successo della precedente edizione, è cresciuta di interesse e grazie alle nuove collaborazioni si propone per la prima volta come un vero e proprio festival internazionale, mettendo a confronto esperienze molto diverse, ma accomunate dall’utilizzo in cucina del fiore come ingrediente. Il Crea di Sanremo, che sta realizzando il progetto Antea sulla coltivazione dei fiori eduli, sarà protagonista della seconda giornata in cui presenterà i risultati del lavoro di ricerca svolto e che saranno sicuramente molto interessanti per tutti coloro che si occupano dell’utilizzo dei fiori in cucina, non solo chef, ma anche semplici appassionati di cucina. Sarà molto intenso il programma di degustazioni e show cooking e stiamo valutando le tantissime richieste di partecipazione che ci stanno arrivando da ogni parte d’Italia. Importante anche la novità della collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Taggia, che da questo anno propone agli alunni laboratori specifici su questo tema. L’interesse per la cucina con i fiori, intesi come un ingrediente principale della preparazione e non come semplice abbellimento della presentazione del piatto, è in continua crescita e Sanremo, in particolare Villa Ormond, si conferma una location ideale per questo tipo di manifestazione. Voglio ringraziare in particolare la Fondazione Villa Ormond Eventi per la disponibilità e la condivisione di un progetto che vuole portare a far conoscere la città di Sanremo come la capitale della cucina con i fiori”.

 

Programma:

lunedì 9 marzo orario 16.30/19.00

  • Presentazione Festival a cura di Associazione Ristoranti della Tavolozza
  • Roxana Rondan chef Agape (Perù) da Lima a Sanremo per insegnare i piatti peruviani con i fiori.
  • Olivier Ferrand, ristorante “La taille de Guêpe” di Antibes (Francia)
  • show cooking dello chef Paolo Moro “Osteria Italia” e degustazione “Turtun” fiorito a cura di Terry Prada proloco Castelvittorio (IM)
  • Pasticceria Simo la pasticceria che sognavo di Alassio (SV) una linea di prodotti creati con i fiori

Presenta gli incontri il giornalista Claudio Porchia

 

martedì 10 marzo orario 16.30/19.00

  • Barbara Ruffoni, Crea Sanremo: ANTEA un progetto per coltivare i fiori commestibili
  • Andrea Copetta, Crea Sanremo: i fiori nella dieta vegetariana
  • Coltivare i fiori eduli esperienze a confronto: Azienda Cascone Annamaria di Napoli e Azienda La Rutabaga di Katrin Mamberto
  • Show cooking a cura degli alunni dell’Istituto Alberghiero RuffiniAicardi di Taggia (IM) coordinati dal professor Valter Gaiaudi presenteranno un menù con i fiori eduli
  • I fiori in forno: degustazione a cura dello chef di Emera Residenza per Anziani Julia Sanremo (IM)

Presenta gli incontri il giornalista Stefano Pezzini

 

mercoledì 11 marzo orario 16.30/19.00

  • Maria Zingarelli, chef del “Giardino veg” di Torino: la cucina circolare con i fiori.
  • Degustazione di petali a cura di “I fiori di Hortives” Milano:
  • Show cooking dello chef Domenico Virgilio ristorante “La Barca” di Milano e di Paola Chiolini, ristorante Balena Bianca di Vallecrosia (IM)
  • Vincenzo Abagnale, chef pâtissier ristorante Mirazur di Mentone

Presenta gli incontri il giornalista Claudio Porchia

 

 “I fiori nel piatto”

venerdì 13 e sabato 14 marzo, inizio ore 20.00

Cene di Gala con storytelling di Barbara Ronchi della Rocca e Claudio Porchia

Per prenotazioni e informazioni telefonare al numero 0184.541848 int.204

 

Serre aperte al Crea

Durante le giornate del Festival dalle 9.00 alle 12.00 sarà possibile visitare le serre e i laboratori del Crea di Sanremo in corso Inglesi per scoprire da vicino il progetto Antea per lo sviluppo della filiera transfrontaliera del fiore edule.

Visite solo su prenotazione telefonando al numero 0184.694829

 

 Chef partecipanti:

  • Roxana Rondan, Agape (Perù)
  • Olivier Ferrand, ristorante “La taille de Guêpe” di Antibes (Francia)
  • Domenico Virgilio, ristorante “La barca” Milano
  • Maria Zingarelli, ristorante “Giardino veg” Torino
  • Paola Chiolini, ristorante Balena Bianca di Vallecrosia (IM)
  • Paolo Moro “Osteria Italia” Castelvittorio (IM)
  • Vincenzo Abagnale, ristorante Mirazur di Mentone
  • Terry Prada proloco Castelvittorio (IM)

Partner: Fondazione Villa Ormond; Crea Sanremo; Ravera Bio; Cna Imperia; Cuvage e Mondo del Vino.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero, ad esclusione delle cene di Gala su prenotazione.

XXIII° edizione Libri da Gustare 2020 Premio “Libro più gustoso dell’anno”

Riconoscimenti a: Giorgione, Stefano Bicocchi in arte Vito, Rems, Luisanna Messeri, Margherita Oggero, Roberta Schira, Tiziano Gaia e Edoardo Toia

Torna “Libri da Gustare” l’appuntamento annuale dedicato all’editoria enogastronomica e di territorio promosso dall’Associazioni Culturale “Ristoranti della Tavolozza” in collaborazione con il Casinò di Sanremo, che raggiunge l’importante traguardo della ventitreesima edizione. La commissione formata da giornalisti, chef, librai e gourmet, ha terminato la selezione dei libri ai quali sarà assegnata la targa “Libro da Gustare 2020” e che concorreranno al Premio “Libro più gustoso dell’anno”, dedicato a Claudia Ferraresi.

Le sezioni in concorso sono tre e sette i libri selezionati dalla giuria:

  • Cultura del cibo

Saggi, ricettari, guide che raccontano ed approfondiscono, anche utilizzando il solo linguaggio visivo, la storia e la cultura del cibo

  • Cultura del Vino e del bere

Saggi e guide che raccontano ed approfondiscono, anche utilizzando il solo linguaggio visivo, la storia e la cultura del vino

  • Il cibo in Letteratura

Narrativa nella quale il cibo è il tema attorno a cui si sviluppa il racconto oppure dove il cibo riveste un ruolo particolare nel tessuto narrativo

Targhe Libri da Gustare 2020:

  1. “Orto e Cucina 4: 50 ricette on the road. Viaggio al Nord” a cura di Giorgione (Gambero Rosso)
  2. “Buono da morire è il cibo che avvelena i bolognesi” con Stefano Bicocchi in arte Vito e REMS (Edizioni del Loggione)
  3. “I Nuovi Onnivori” di Roberta Schira (editore Antonio Vallardi)
  4. “La Cucina del Casale” di Luisanna Messeri (edizioni Rai Libri)
  5. “Guerra e Pane” di Margherita Oggero (edizioni Slow food)
  6. “Qui starete benissimo: ricette e storie delle Confraternite enogastronomiche italiane” a cura di Edoardo Toia (Nomos)
  7. Stappato. Un astemio alla corte di re Carlo” di Tiziano Gaia (Baldini e Castoldi)

 Menzione Speciale 2020

“Un cuore con la coda. Con il fiuto ti aiuto” a cura di Roberto Zampieri (Pluriversum)

 Sono confermate anche per il 2020 le collaborazioni con le rassegne nazionali, come la Fiera del Libro di Torino e di Imperia, il Festival Ubikate in mare di Savona, le rassegne letterarie “Sguardi laterali” di Andora e “Sale in Zucca” di Riva Ligure e il Blues Wine Festival.

L’iniziativa, è priva di qualsiasi carattere commerciale, non è strutturata come un concorso, ma ideata per incentivare la lettura e la cultura eno-gastronomica; il semplice fatto di essere stati selezionati tra i titoli che si aggiudicano la targa di “Libri da Gustare” costituisce un riconoscimento del valore e della qualità letteraria dell’opera scelta e della sua capacità di trattare e rappresentare il tema del cibo. La manifestazione può contare sul sostegno della BCC Banca di Caraglio e come sponsor tecnico Cuvage di Acqui Terme (AL).

In autunno ad Acqui Terme (AL) si svolgerà la cerimonia di assegnazione del Premio “Libro più gustoso dell’anno” dedicato a Claudia Ferraresi e consegnate le menzioni speciali che, come tradizione verranno attribuite a un editore, per l’attenzione portata alla veicolazione della cultura del cibo, del vino e del territorio; a un critico, per l’impegno volto a valorizzare la cultura del cibo, del vino e del territorio ed a un artista, per la sensibilità a rappresentare il tema del gusto.

 

 Calendario incontri e premiazioni Libri da Gustare 2020

Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 16.30 presso il Teatro del Casinò di Sanremo

 

  • 10 marzo

“Orto e Cucina 4: 50 ricette on the road. Viaggio al Nord” a cura di Giorgione (Gambero Rosso)

Una nuova tappe per Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, che continua il suo giro d’Italia alla ricerca del buono, del bello e del “laido. L’oste di Gambero Rosso Channel, che conquista tutti a suon di test e golosità, ci porta in viaggio dalla Liguria al Carso, tra monti, mare e lago, tra artigiani eroici, contadini e pescatori, con lo scanzonato spirito di scoperta che è il suo marchio di fabbrica di Giorgione.

  • 27 marzo

Buono da morire è il cibo che avvelena i bolognesiAutore REMS Edizioni del Loggione

Buono da morire è come appare Vito agli occhi di tutti. Buono da morire è il primo capitolo di una serie di romanzi dedicati alle indagini di Vito e Veronica e alla loro caccia all’ Avvelenatore. Stefano Bicocchi, in arte Vito, è uno dei comici più noti d’Italia. Tutti conoscono le maschere che ha indossato in teatro, televisione e al cinema ma nessuno sa che ha un lato oscuro difficile da tenere a bada.

I Nuovi Onnivori di Roberta Schira EDITOREAntonio Vallardi

(Basta con il terrorismo alimentare: come mettere d’accordo onnivori e vegani)

In un mondo diviso tra un’umanità carnivora, ottusamente ottimista, senza alcun rispetto per gli animali e per il pianeta, e un’umanità catastrofista, che annovera fondamentalisti del «no carne», attivisti vegani e ambientalisti aggressivi, Roberta Schira ci mostra una terza via: un’alimentazione etica e tollerante all’insegna dello scambio culturale e della convivialità, che combini allevamento sostenibile e profitto, piacere della tavola e impatto ambientale zero.

  • 3 aprile 

LA CUCINA DEL CASALE di Luisanna Messeri edizioni Rai Libri

 “In cucina, basta un po’ di passione, buonsenso, dedizione”: è la più importante ricetta di Luisanna Messeri, che ha dedicato la sua carriera di cuoca a valorizzare ingredienti e sapori di una tradizione ricchissima, quella della cucina di casa italiana. Non solo un libro di ricette, ma con le preparazioni troviamo consigli, aneddoti, informazioni e “trucchetti”, in un grande racconto che ha il sapore di una serata passata accanto al fuoco.

Guerra e Pane Margherita Oggero edizioni Slow food

Il rapporto con il padre, e con il nonno, con mamma e nonna a mettere equilibrio; gli amici e i divertimenti bambini, nonostante la guerra dei grandi e la città ferita. Pagine preziose e sentite per chi ama gli scritti di famiglia, un diario che racconta come l’infanzia sappia interpretare con leggerezza anche le situazioni più complesse della vita.

  • 15 maggio

“Qui starete benissimo: ricette e storie delle Confraternite enogastronomiche italiane” a cura di Edoardo Toia (Nomos)

Il libro esplora e racconta l’affascinante e misterioso – mondo delle confraternite enogastronomiche italiane. Un mondo fatto di mantelli, riti e ricette segrete, ma che oltre alla suggestiva “coreografia” è fatto di solidissima tradizione e di antica conoscenza del territorio e della pratica culinaria. Un piccolo scrigno gastronomico di ingredienti e specialità da tutta Italia proposti in cinquanta ricette della tradizione, ma anche di un viaggio nei territori che le custodiscono.

Stappato. Un astemio alla corte di re Carlo” di Tiziano Gaia (Baldini e Castoldi)

Un viaggio nel mondo dei vini e di chi li degusta per professione, alternando autobiografia, coloriti aneddoti, curiose disquisizioni tecniche e riflessioni sulla spettacolarizzazione dell’enogastronomia. Un dissacrante «dietro le quinte» della critica enologica e una storia del vino raccontata in modo originale e sagace, incentrata sulla sua trasformazione in bene voluttuario, spogliato della funzione di bene primario e dunque potenzialmente inutile, ma a cui l’autore riconosce la capacità di cavalcare o addirittura anticipare i cambiamenti socio-culturali del nostro tempo.

“Un cuore con la coda. Con il fiuto ti aiuto” a cura di Roberto Zampieri (Pluriversum)

I cani allerta diabete di cui parla questo libro sono uno degli esempi più sbalorditivi, forse il più sbalorditivo, della collaborazione tra uomo e cane. La relazione che si instaura tra paziente e animale, grazie al protocollo originale messo a punto da “Progetto Serena onlus”, rispettoso del benessere di entrambi i partner, non ha soltanto una straordinaria valenza diagnostica – com’è evidente a tutti – ma diventa una vera e propria simbiosi, in una reciproca corrente di affetto che il cane esprime vegliando costantemente sull’amico umano.

Acqui terme: tutto pronto per la XXII° Edizione “Libri da Gustare”

Al via le adesioni per il 2020 all’Associazione dei Ristoranti della Tavolozza

Prorogata la scadenza del Contest dedicato al Peperone di Carmagnola

Prorogata al 14 agosto p.v. la scadenza del contest nazionale dedicato al PEPERONE DI CARMAGNOLA in occasione del 70° anniversario della Fiera del Peperone di Carmagnola.

Prevista anche una sezione “Peperone Ambassador” per valorizzare il protagonismo del peperone nelle ricette di famiglia di chi vuole “socializzarle” in rete e diventare così dei “Peperone Ambassador” . Tutte le ricette pervenute saranno pubblicate sui social ufficiali della fiera.

Il Consorzio di Tutela del Peperone di Carmagnola in collaborazione con Comune di Carmagnola, AIFB (Associazione Italiana Food Blogger), Gruppo Editoriale MoreNews e l’Associazione “I Ristoranti della Tavolozza” promuove in occasione della 70° edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola il contest nazionale “PEPERONE DI CARMAGNOLA: 70 ANNI IN 70 RICETTE”.

Questo particolare ortaggio – molto usato in cucina per la grande facilità di abbinamento con altri ingredienti grazie al suo sapore forte e alla vivacità dei suoi colori sarà il protagonista di tante ricette dai gusti, sapori e tradizioni diversi. Ai partecipanti al contest viene richiesto di presentare un  “ricetta di compleanno” in omaggio al settantesimo anniversario della fiera, che è stata riconosciuta dal Mipaaf come “la più grande manifestazione urbana italiana dedicata ad un prodotto agricolo”. Le  ricette potranno ispirarsi alle tradizioni regionali con l’obbligo di utilizzare il peperone (quadrato o corno di bue) come ingrediente principale e di evidenziare il valore della sperimentazione e il tema della festa, proponendo ricette di stampo più classico o d’ispirazione moderna che tengano conto dei diversi target, occasioni e stili di consumo.

La partecipazione è gratuita e il termine ultimo per l’invio è il mercoledì 31 luglio p.v.

Il live-contest per decretare la ricetta prima classificata si terrà nell’ambito della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola (TO) nel pomeriggio di domenica 1° settembre 2019 quando le 5 Food Blogger finaliste dovranno realizzare una ricetta “live” davanti alla Giuria, utilizzando gli ingredienti di una Mistery Box.

Tutte le ricette inviate saranno valutate entro il 20 agosto da una Giuria Tecnica di Qualità composta dai soggetti promotori e presieduta dal giornalista e critico enogastronomico Paolo Massobrio secondo i seguenti parametri: presentazione; coerenza con il tema proposto e originalità; economicità degli ingredienti; difficoltà di esecuzione e salubrità.

Al vincitore finale verrà assegnata una targa premio e la menzione in tutti i canali di comunicazione e Media Partner dell’evento.

 

Maggiori informazioni www.ristorantidellatavolozza.it

E-mail: segreteria@ristorantidellatavolozza.it

Social: FB #fieradelpeperonedicarmagnola #peperonedicarmagnola #70anni #aifb #ristorantidellatavolozza

 

MODULO PER ISCRIZIONE:

https://forms.gle/TKUsaofwniHAtqec9

MODULO PER INVIO DELLE RICETTE

https://forms.gle/praLYGG8QtVWEUbB6

 

le ricette per la sezione “Peperone Ambassador” potranno essere inviate alla mail: segreteria@ristorantidellatavolozza.it

 

“Assapora il Mediterraneo” ad Agosto al MOAC di Sanremo

“Assapora il Mediterraneo”

dal 18 al 25 agosto 2019

promosso da

Edizioni Zem Vallecrosia in collaborazione con la nostra Associazione e CNA Imperia

presentazione

La dieta “mediterranea”, dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità, è quella più adatta a promuovere la nostra salute ed anche la sostenibilità ambientale. Il suo alto potere nutrizionale deriva dall’utilizzo delle fibre presenti nei cereali integrali e nei legumi, degli antiossidanti contenuti nella frutta e nella verdura, degli acidi grassi insaturi dell’olio e del pesce. Tutti prodotti sani e con un basso impatto ambientale. Il Moac 2019 dedicato uno spazio riservato alla buona tavola con esperti del settore che ci porteranno alla scoperta dei segreti dell’alimentazione mediterranea insieme alle migliori eccellenze agroalimentari liguri.

programma:

 

18 domenica

“Pan e Pumata”, ricette a basso indice glicemico con show cooking della food blogger e scrittrice Raffaella Fenoglio. La Valle Argentina protagonista della degustazione con l’olio del frantoio“Secondo” di Montalto Ligure e il pane de “Il pane di Oz” del panificio artigianale di Molini di Triora.

20 martedì

“A tutta DeCo”. Stefano Bicocchi, in arte Vito, ci porta alla scoperta di due meraviglie: il Brandacujun e la Sardenaira con show cooking dello chef Alessandro Battaglia del ristorante BBros di Sanremo. Presentazione olio del frantoio Armato di Cristina Armato ed al termine il pubblico deciderà il derby fra Imperia e Sanremo: meglio la Pissalandrea o la Sardenaira?

22 giovedì

“La cucina con i fiori e le salse al mortaio con Cipolla egiziana ligure” show cooking dello chef contadino Marco Damele. Valle Nervia protagonista con vini e olio dell’azienda agricola Rondelli di Camporosso e degustazione prodotti del panificio Lia di Camporosso e del pastificio Pasta fresca Morena di Ventimiglia.

24 sabato

“il mare nel piatto” show cooking con Roberto Pisani giornalista enogastronomo e autore del libro “Cucinare in barca”, alla scoperta del Gambero Rosso di Sanremo con l’olio del frantoio Sant’Agata della famiglia Mela e il pane di Triora ed i prodotti da forno del panificio Asplanato.

25 domenica:

Sanremo Story: omaggio al Festival della Canzone italiana con le immagini dell’Archivio fotografico Moreschi di Sanremo. Alla scoperta del mondo delle bollicine con brindisi di saluto finale con l’esperta di galateo e bon ton Barbara Ronchi della Rocca, autrice del libro “Bollicine che passione” con degustazione vino spumante 1R rosè delle Cantine Lunae e i prodotti da forno del Biscottificio Gibelli di Vallecrosia.

Gli incontri avranno inizio alle 21.00 e saranno presentati dal giornalista Claudio Porchia

Dal 23 al 25 agostoFestival del Pesto e del Turtun con lo chef Terry Prada di Castelvittorio. Tutti i segreti della famosa salsa al mortaio preparata con l’olio di montagna dell’alta Val Nervia e della specialità castelluzza nella versione estiva.

Intervista sui Fiori Eduli

La novità gastronomica del momento è sicuramente la cucina con i fiori. Ne parliamo con Claudio Porchia, giornalista enogastronomo del gruppo Morenews, responsabile della rubrica Traveleat e presidente dell’Associazione Ristoranti della Tavolozza, che annovera molti chef che utilizzano regolarmente petali e steli nelle loro preparazioni.

 

  • Domanda: una moda o qualcosa di più?

 L’uso dei fiori in cucina rappresenta oggi una presenza importante nella gastronomia del Ponente ligure ed in generale in tutto il paese. Non è una semplice moda passeggera e neppure una prerogativa dei ristoranti più esclusivi, ma una realtà, che ha radici profonde. I fiori sono sempre stati usati in cucina, non sono una novità dei nostri giorni e il loro utilizzo rappresenta il ritorno a tradizioni antiche e non del tutto dimenticate. Come amava dire Libereso: “oggi torniamo a fare quello che facevano le nostre nonne e ci sentiamo moderni”.  Quella che può sembrare l’ultima frontiera della sperimentazione gourmet è in realtà il ritorno ad una consuetudine già presente nella cucina contadina, che usava per insaporire il cibo tutti gli ingredienti che la natura offriva spontaneamente, anche le erbe e i fiori. Ma se nella cucina casalinga ci si rivolge alla riscoperta di antiche abitudini alimentari, i fiori possono essere preziosi alleati nella cucina gourmet, dove oggi nel cibo si ricerca una perfetta armonia tra natura e l’ambiente. Non è un fenomeno solo occidentale perché nella tradizione cinese da sempre si utilizzano i fiori come Crisantemi, Gigli e Fiori di Loto e nella cucina  giapponese si usavano e si usano ancora, soprattutto in primavera, per integrare le carenze di vitamine, dopo la stagione invernale.

 

  • Domanda: cosa intendiamo per cucina con i fiori?

È la cucina che utilizza i fiori come ingrediente principale delle preparazioni e non come semplice abbellimento dei piatti. È una differenza importante e significativa: in molti ristoranti i fiori vengono utilizzati come semplice ornamento dei piatti e non vengono mangiati dal cliente. Non è facile usare fiori per dare un sapore particolare al piatto, ci vuole studio ed esperienza. In questo campo non si può e non si deve improvvisare e per questo come Associazione Ristoranti della Tavolozza abbiamo promosso un primo corso in collaborazione con il Crea di Sanremo per insegnare agli chef a riconoscere i fiori, non solo per la forma, i colori e il profumo, ma anche per il sapore ed a utilizzarli come ingredienti in originali abbinamenti, che rallegrano i piatti con gusti nuovi ed inusuali. Presto estenderemo la nostra attività formativa anche agli appassionati, che sono in continua crescita perché i fiori possono riservare sorprese gradevoli e sono una vera delizia per il palato.

 

  • Domanda: quali sono i fiori che si possono mangiare?

Sono molti i fiori che si possono consumare a tavola. Alcuni senza saperlo li utilizziamo senza considerarli fiori, ma ortaggi come i carciofi, i fiori di zucca o i cavolfiori. Altri come lo zafferano sono considerati delle spezie e non fiori, senza sapere che di questa pianta possiamo mangiare anche i petali e non solo gli stigmi.

Altri ancora siamo abituati a vederli in giardino o in un vaso e un pochino ci stupiamo nel trovarli oggi nel banco frigo dei supermercati o nel piatto del ristorante. Sono sempre più numerosi i fiori coltivati per uso alimentare, ovviamente in modo biologico, senza utilizzare sostanze chimiche e pesticidi e in luoghi dove è assente l’inquinamento del traffico e delle produzioni industriali. Sono in commercio oggi già oltre 30 varietà di piante e destinate a crescere ancora. Infatti sono circa 50 le specie differenti di fiori eduli selezionati e avviati a coltivazione dal Crea di Sanremo, capofila del progetto Antea, che prevede una riconversione verso la filiera alimentare delle produzioni floricole destinate ad uso ornamentale.

Studi recenti hanno inoltre confermato come i fiori siano un valido ingrediente capace di svolgere non solo un ruolo nutrizionale, ma anche curativo. Tuttavia bisogna fare attenzione perché non tutti i fiori sono commestibili, infatti, ciclamini, azalee, iris, fiori d’oleandro, edera, fiore del tabacco, mughetto, sono solo alcune delle infiorescenze che hanno un effetto velenoso.

 

  • Domanda: torniamo ai fiori commestibili, puoi parlarci del loro sapore e indicarci i più utilizzati?

Non ci sono ancora ricerche specifiche sui sapori dei fiori e mancano le descrizioni specifiche. Per definirne il gusto di un fiore spesso prendiamo a riferimento altri sapori più noti e diffusi. Ci vuole ancora del tempo per poter dire che il Garofano ha il gusto del Garofano e la Bocca di Leone quello della Bocca di Leone e così via. Possiamo dare un tocco speziato e piccante ai nostri piatti usando ad esempio i fiori leggermente piccanti del Nasturzio, Trapeolum majus, che si adatta bene ai risotti e alle zuppe, ma può essere usato anche nelle insalate e di cui possiamo usare anche le foglie. Se vogliamo ottenere un gusto leggermente speziato la Calendula officinalis è la più adatta e col suo sapore leggermente amaro si abbina bene con la carne. Non dimentichiamoci che è stata usata spesso come succedaneo del più prezioso zafferano. Per un gusto più forte ecco i Tageti che hanno un aroma simile al curry e ai chiodi di garofano. Aggiungeremo sapori dolci e delicati utilizzando fiori di Viola cornuta, che sono anche molto decorativi e ottimi per i dessert; i fiori di Garofano Dianthus barbatus, che sono molto profumati, insieme ai fiori di Rosa di Vence presentano un aroma molto particolare. Se vogliamo aggiungere un aroma di frutta ai nostri piatti possiamo utilizzare i fiori di Salvia: la Salvia microphylla dal sapore piacevolmente fruttato, la Salvia elegans dal gusto di ananas e la Salvia dorisiana dal profumo di pesca. Conosciutissimi e usatissimi fiori di Borragine hanno un effetto molto decorativo e presentano un leggero gusto di cetriolo; i fiori della Tulbaghia violacea hanno una forma di stella ed un aroma di aglio. Se vogliamo conferire ai nostri piatti un gusto acidulo al primo posto sicuramente la Begonia semperflorens con fiori croccanti, aciduli e agrumati e l’Hybiscus sabdariffa dal sapore acidulo e da cui si ricava il carcadè. E se volete stupire i vostri ospiti un sapore straordinario potete usare la Monarda didyma L., una pianta aromatica erbacea originaria del Nord America con le foglie al gusto del bergamotto e i fiori con l’aroma di origano e menta.

 

  • Domanda: quali consigli possiamo dare a chi vuole provare a stupire i propri ospiti a casa utilizzando i fiori in cucina?

Attenzione prima di mettere in pentola i fiori, dobbiamo ricordarci alcune regole base: dobbiamo evitare di usare fiori provenienti da vivai e fiorai, che a causa dei trattamenti chimici utilizzati nella coltivazione e conservazione, non sono compatibili con un uso alimentare. Non si mangiano i fiori raccolti in città, vicino alle strade o in luoghi inquinati. I fiori devono essere il più possibile naturali e privi di pesticidi e concimi chimici. Meglio se raccolti in campagna, lavati bene con acqua fredda e staccando i petali solo al momento dell’utilizzo per evitare l’appassimento e la perdita di profumo e sapore. Per chi non abita in campagna non ci sono particolari problemi perché in molti negozi specializzati si possono trovare facilmente fiori adatti alla cucina provenienti da coltivazioni biologiche. Se ne trovano anche già puliti e pronti da utilizzare in molti supermercati.  Ci sono poi diverse aziende del settore che spediscono con corriere i prodotti a casa in vaschette, che garantiscono freschezza e igiene ad un prodotto particolarmente deperibile. Alcune piante da fiore possono essere coltivate sul terrazzo di casa, provando il piacere della coltivazione e della raccolta. Ad esempio Il tulipano e l’abutilon: dopo il divertimento e il piacere della coltivazione, potremo godere della loro bellezza e, prima che sfioriscano, gustarli a tavola insieme con gli amici.

Contest Nazionale dedicato al “Peperone di Carmagnola”

Al via un contest nazionale dedicato al PEPERONE DI CARMAGNOLA

 In occasione del 70° anniversario della Fiera del Peperone di Carmagnola

Il Consorzio di Tutela del Peperone di Carmagnola in collaborazione con Comune di Carmagnola, AIFB (Associazione Italiana Food Blogger), Gruppo Editoriale MoreNews e l’Associazione “I Ristoranti della Tavolozza” promuove in occasione della 70° edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola il contest nazionale “PEPERONE DI CARMAGNOLA: 70 ANNI IN 70 RICETTE”.

Questo particolare ortaggio – molto usato in cucina per la grande facilità di abbinamento con altri ingredienti grazie al suo sapore forte e alla vivacità dei suoi colori sarà il protagonista di tante ricette dai gusti, sapori e tradizioni diversi. Ai Food Blogger partecipanti al contest viene richiesto di presentare un  “ricetta di compleanno” in omaggio al settantesimo anniversario della fiera, che è stata riconosciuta dal Mipaaf come “la più grande manifestazione urbana italiana dedicata ad un prodotto agricolo”. Le  ricette potranno ispirarsi alle tradizioni regionali con l’obbligo di utilizzare il peperone (quadrato o corno di bue) come ingrediente principale e di evidenziare il valore della sperimentazione e il tema della festa, proponendo ricette di stampo più classico o d’ispirazione moderna che tengano conto dei diversi target, occasioni e stili di consumo.

La partecipazione è gratuita e il termine ultimo per l’invio è il mercoledì 31 luglio p.v.

Il live-contest per decretare la ricetta prima classificata si terrà nell’ambito della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola (TO) nel pomeriggio di domenica 1° settembre 2019 quando le 5 Food Blogger finaliste dovranno realizzare una ricetta “live” davanti alla Giuria, utilizzando gli ingredienti di una Mistery Box.

Tutte le ricette inviate saranno valutate entro il 10 agosto da una Giuria Tecnica di Qualità composta dai soggetti promotori e presieduta dal giornalista e critico enogastronomico Paolo Massobrio secondo i seguenti parametri: presentazione; coerenza con il tema proposto e originalità; economicità degli ingredienti; difficoltà di esecuzione e salubrità.

Al vincitore finale verrà assegnata una targa premio e la menzione in tutti i canali di comunicazione e Media Partner dell’evento.

 

Maggiori informazioni disponibili nel regolamento completo.

Per richieste e info ulteriori scrivere all’e-mail: segreteria@ristorantidellatavolozza.it

Social: FB #fieradelpeperonedicarmagnola #peperonedicarmagnola #70anni #aifb #ristorantidellatavolozza

 

REGOLAMENTO COMPLETO DEL CONTEST:

https://drive.google.com/open?id=103j0amBYH1lmlUHsmnmGVQE1HOgggcpk

MODULO PER ISCRIZIONE:

https://forms.gle/TKUsaofwniHAtqec9

MODULO PER INVIO DELLE RICETTE:

https://forms.gle/praLYGG8QtVWEUbB6

 

Presentazione Guida 2019 ad Albenga presso Frantoio Sommariva

All’incontro hanno partecipato il padrone di casa, Agostino Sommariva e i giornalisti Claudio Porchia e Stefano Pezzini, rispettivamente curatore e collaboratore della guida.

Ristoratori e appassionati di cibo hanno partecipato presso il Museo dell’Olio Sommariva nel centro storico di Albenga, alla presentazione della guida “I ristoranti della Tavolozza 2019”.

Sono stati presentati i principi generali della guida, arrivata alla quinta edizione con testi in tre lingue, che ha registrato un grande successo fra i turisti stranieri. Uno strumento importante per quanti, non solo italiani, vogliono scoprire una cucina regionale autentica, dove la tradizione di Liguria, Piemonte, Val d’Aosta è la protagonista. Una pubblicazione Indispensabile per scoprire locali accoglienti, dove è possibile mangiare bene, ma anche per conoscere un territorio, la sua cultura, la sua tradizione e i suoi personaggi. Locali, che utilizzano prodotti tutelati e garantiti, insieme ad un’accoglienza certificata dall’adozione del Decalogo della Tavolozza, che garantisce al cliente un’ospitalità da ricordare e da raccontare. Come tradizione nella guida non si trovano voti o punteggi perché si vuole offrire ai lettori un orientamento nell’infinità delle proposte gastronomiche e suggerire un itinerario originale per la scoperta di gusti e sapori.

Articolo intero e fotogallery su Savonanews