Ristorante Madama Piola

Alle spalle del mercato di P.za Madama Cristina. Maxi foto di agnolotti alle pareti, luci diffuse con abat-jour su tavolini alla francese ed una cucina a vista. Il menù attinge alla tradizione della “Piola”, l’antica osteria. Aspettando gli antipasti si può assaggiare la tartare di trota, panna al cipollotto, nocciola (12€) o il paté della Piola (12€) o l’insalata russa veg 14€). Si prosegue con la cipolla al forno ripiena di salsiccia, il flan di verdura stagionale e il tonno di coniglio (tutti a 14€). La tradizione è anche fra i primi, con le paste fatte in casa, agnolotti e gnocchi conditi al ragù, al sugo d’arrosto, al pomodoro, al burro e salvia o in brodo ed anche un corroborante minestrone con la trippa (dai 14€ ai 14€)) Tra i secondi il bollito misto con le varie salse e in caldo dentro una zuppiera, oltre alla trippa al rosso, il cervo con i funghi e il baccalà stufato (dai 16€ ai 18€). I dessert sono quelli tradizionali: Tiramisù in tazza, pera cotta con cioccolato e zabaglione (tutti a 7€). Ampia lista dei vini che parte dal vino della casa a mescita per arrivare a un’ampia gamma di etichette quasi interamente Piemontese e con piacevoli scoperte. Il prezzo del menù degustazione è di 45 €, scegliendo alla carta il conto non supera i 50 € bevande escluse.

Osteria 12 Arcate

Osteria 12 Arcate

All’interno di una cascina riqualificata, con spazi accoglienti ideali per famiglie, amici, eventi e cerimonie. Una “cucina conviviale” basata su sostenibilità e stagionalità con piatti tradizionali semplici, ma sempre autentici con ottimo rapporto qualità-prezzo. A pranzo, dal martedì al venerdì, un menù smart con 1 piatto a 12 €, due a 16 € e dolce incluso a 20 €, con coperto, acqua e pane compresi. I primi sono generosi, secondi leggeri con contorni di stagione e dolci fatti in casa. La sera e il sabato l’offerta si amplia: antipasto misto piemontese con acciughe al bagnetto, vitello tonnato, trote in carpione, giardiniera e tomino al miele (15 €). Tra i primi, gnocchi di mais al Castelmagno (14 €), cannelloni di ricotta al profumo di mare o tajarin di castagne al ragù di lepre (16 €), oltre ai ravioli ai tre arrosti (15 €). Nei secondi, medaglione di cervo con salsa al melograno, funghi porcini e patate (18 €) o guancia di maialino al vino rosso con polenta e cicoria (15 €). Sempre presenti proposte vegetariane. Dolci dalla panna cotta ai marroni con zabaione al tortino di cioccolato e nocciole (6 €). Domenica menù fisso a 35 € (15 € per i bambini), con 3 antipasti piemontesi, 2 primi, brasato di manzo e fondente al cioccolato. Cantina con vini piemontesi selezionati a prezzi accessibili.

Ristorante Malò

Tra le colline dell’Alto Monferrato, con affascinanti panorami sulle Alpi il locale offre piatti tradizionali e prodotti tipici, tra cui un fantastico salume, il “Filetto baciato”. In cucina opera con cura e competenza Cinzia mentre la sala è gestita con simpatia dal marito Enrico. Innamorati del paese hanno riaperto il ristorante che vanta una lunga tradizione, testimoniata dalle foto e documenti appesi alle pareti della grande sala da pranzo con pavimento in marmo bianco e nero e grandi vetrate con vista su boschi e montagne. In bella vista tante bottiglie di vini del territorio inserite in carta con un onesto ricarico. La cucina propone interessanti antipasti come la terrina di bollito misto, la battuta a coltello con tartufo nero e il flan di verdure con la toma d’alpeggio; le paste fresche fatte in casa, come le tagliatelle e i classici plin alle tre carni, fra i secondi il bollito, il fritto misto alla piemontese e selvaggina; grande la scelta di affettati e formaggi provenienti da fornitori della zona e dessert creativi. Il menù segue il ritmo delle stagioni, dove tradizione e stagionalità vengono interpretate con inventiva dalla cuoca. Le porzioni sono generose, con un ottimo rapporto qualità prezzo. Per un pasto la spesa oscilla fra i 40 e 60 euro.

 

Ristorante Il Carrettino

In posizione strategica tra Milano, Torino e Genova, vicino a grandi centri commerciali e turistici, questo ristorante sorge in una casa colonica ristrutturata con gusto, parte di un ampio complesso che include hotel e sale per meeting e congressi. Immerso nel verde, con parcheggio e aree giochi per bambini, è ideale sia per cerimonie che per chi cerca una cucina genuina e legata al territorio. A pranzo propone un menù di lavoro da 19 €, con diversi piatti del giorno e alla carta un ricco con paste ripiene, risotti e carni di Bufalo e Angus, nati e allevati in azienda. La carne di Bufalo, magra e digeribile, è protagonista di specialità come la bresaola, il prosciutto e i salamini alla griglia. In cucina si utilizzano carni provenienti dalla fattoria Fabbrica o da allevamenti italiani selezionati, nel pieno rispetto della natura e del benessere animale. I prodotti della fattoria, dalle carni ai salumi, sono disponibili anche nello spaccio all’ingresso del ristorante. Il menù degustazione è proposto a 38 €, in cantina buona scelta di etichette del territorio. In stagione, da non perdere le fragole di Tortona, presidio Slow Food, che arricchiscono l’offerta di un luogo capace di unire sapori autentici, accoglienza e legame con il territorio.

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La Taverna di Fra Fiusch

Nell’incantevole borgo di Revigliasco a pochi chilometri da Torino, tra le mura di una cascina di fine ‘800, intima ed accogliente, troviamo Fra’ Fiusch, dove lo chef Ugo Fontanone ha fatto da maestro a una piccola nidiata di chef, che oggi lavorano in ristoranti più o meno blasonati. In collina è sempre piacevole ritrovare i classici della tradizione piemontese cui talora si affiancano piatti che spingono sul versante dell’innovazione. Si può infatti assaggiare tanto il vitello tonnato all’antica maniera quanto le pesche e i porcini e la lingua salmistrata ai peperoni in salsa verde. Non mancano i tajarin con il ragù langarolo di fegatini di pollo e salsiccia e gli agnolotti del plin di carne al burro d’alpeggio ma anche quelli ripieni di carne d’asino e il risotto alla toma di Murazzano, pere e caffè. Tra i secondi la finanziera e la costoletta d’agnello ai lamponi ma anche gamberoni scottati su crema di nocciole. Al dessert tra gli altri fagottini di mele e  Cognà e gelato al blu di capra con sorbetto alle pere. Ampia la carta dei vini offre le eccellenze piemontesi e una ricca selezione di vini italiani con qualche chicca francese. Interessante la selezione di formaggi. Prezzi dai 35 ai 48 euro.

 

Ristorante Les Fleurs

Tiziano e Nathalie vi accolgono con grande gentilezza, simpatia e professionalità nel loro ristorante sulla strada di Pila a 12 km da Aosta, con cucina tradizionale e con un tocco di creatività assolutamente prelibata. Il menù cambia spesso seguendo la stagionalità e la cantina è rappresentata da poche, ma eccellenti etichette soprattutto del territorio. Ideale sia per un pranzo veloce o una cena in coppia o con amici e bambini, dall’interno del ristorante si può ammirare la vista sulla città di Aosta. Sembrerà di esser in aereo! In inverno si possono trovare le zuppe di funghi, patate e segale invernali o per iniziare i piatti tipici della tradizione valdostana come le crespelle farcite con Fontina D.O.P. e prosciutto cotto, gratinate al forno. Ricca la scelta di primi piatti, mai banali, dai ravioli di cinghiale al tortellone di zucca, alla tagliatella fresche all’uovo servite con crema di ceci, dadolata di guanciale e spolverata di Rosmarino. Tra i secondi piatti, tutti accompagnati da contorno di stagione da segnalare la tagliata di Fassone servita con composta di mele Renette, salsa piccante e salsa al pepe verde servita in un piatto che è stato realizzato da un artigiano locale. Previsti menù per bambini e possibilità in estate di mangiare nel dehors sia a pranzo che a cena.

 

Trattoria l'Oca Fòla

Nel quartiere Cit Turin, tra ville Liberty e il grattacielo di Renzo Piano vicino a Porta Susa, sorge L’Oca Fòla, trattoria che richiama le antiche “piole” proponendo cucina piemontese contadina con tocchi innovativi. I titolari, Massimo Miglietta e Paola Barberis, offrono antipasti come la battuta di fassone con marmellata di cedro e bergamotto, pistacchi, seirass e riduzione di aceto balsamico, la crostatina salata con cavolo rapa e toma DOP su pesto alle mandorle, e il carpaccio di tonno agli agrumi con insalata di carciofi e melograno (14 €). Tra i primi, spiccano gli agnolotti del plin con funghi Shiitake in brodo di porcini e i tagliolini al ragù bianco di capocollo con nido di porri croccanti (14 €). Nei secondi, la trippa al vino bianco con cavolo rosso, pomodori confit al peperoncino (22 €) e la finanziera piemontese (24 €). Dolci tradizionali e creativi (6 €). La cantina, ricca di vini piemontesi, è esposta nelle nicchie in legno. Menù settimanale completo fino a 40 €, la domenica fisso a 33 € con 2 antipasti, 2 primi, un secondo e un dolce. Ambiente caldo con mattoni a vista e arredi in legno. Massimo, sommelier, cura gli abbinamenti, mentre Paola, cuoca langarola, trasmette la sua passione: “il cibo deve essere un momento di gioia”.

 

 

Osteria Rabezzana

L’Enoteca Rabezzana, in centro a Torino vicino a piazza Solferino, nasce nel 1911 quando il bisnonno dell’attuale proprietario, dalla provincia di Asti, apre un emporio per i propri vini. Dopo vari spostamenti e generazioni, dal 2016 l’osteria ed enoteca si trova in via San Francesco d’Assisi, accanto al Pastificio Giustetti, gestito dagli zii di Franco, l’attuale titolare. Il locale si sviluppa in un’ampia sala nel seminterrato, che ricorda le cave francesi, dove si gustano specialità del Monferrato arricchite da contaminazioni siciliane, legate alle origini dello chef Giuseppe Zizzo. In menu, antipasti come carne battuta al coltello, vitello tonnato alla vecchia maniera o la tartare di gambero rosa e viola con pan brioche agli agrumi (13-18 €). Nei primi, pasta fresca del Pastificio Giustetti, dagli agnolotti vecchio Piemonte alle casarecce alla Norma o tagliolini alle cime di rapa (13-14,50 €). Tra i secondi, costolette d’agnello allo scottadito e filetto di rombo al forno (24-26 €). Nei dolci, bonet e cremino alle nocciole accanto a zeppole e strudel (7 €). La carta dei vini vanta oltre 900 etichette. Da segnalare il “Buta Stupa”, l’usanza di ritappare la bottiglia non terminata per portarla a casa. Spesa media: 35-45 €.

Ristorante Monti

A un passo da piazza Adriano, il ristorante Monti propone una cucina piemontese verace. Le loro specialità sono i piatti tradizionali come il vitello tonnato della nonna, “i plin alla cordunà”, ossia i ravioli con il pizzico serviti nel tovagliolo, senza condimento, e il tipico fritto misto alla piemontese tre versioni: normale o vegetariano (16 pezzi a 24€) e gran fritto misto (35 pezzi a 48 €) in cui nella parte salata brillano la milanese di pollo e quella di lonza, le polpettine di vitello, le cervella, le granelle, il fegato. In quella dolce tra le altre cose, il semolino, la prugna, la banana e l’amaretto. Inoltre c’è il menù degustazione a 45 €. La carta inoltre offre i classici piatti piemontesi, dalla trippa ai batsoa (piedini di maiale), dal filetto Torino (impanato con i grissini, quello che molti chiamano Grissinopoli) alla finanziera (il piatto che piaceva a Cavour con frattaglie e rigaglie di pollo). Tra i dessert lo zabajone, il bonet e la torta alla nocciola di Cortemilia. Ampia la scelta dei vini con grandi etichette di tutta la regione, ma anche bottiglie di piccoli produttori. Il locale aderisce all’iniziativa Buta Stupa per cui ci si può portare a casa la bottiglia non terminata.

Agriturismo Maison Rosset

Nell’agriturismo Maison Rosset la simpatia e la professionalità del titolare Camillo vi faranno sentire come a casa, coccolati in un’atmosfera calda, romantica e accogliente. Al piano terreno si trovano le sale ristoro dell’agriturismo, prima utilizzate come mensa per gli operai dell’azienda agricola. Il ristorante conserva intatte le caratteristiche architettoniche dell’epoca: pavimento in pietra, soffitti a volte di mattoni a vista, camino sempre acceso in cui cuoce fumante la polenta sempre presente nelle proposte. Lo chef propone menù diversi, € 40per adulti e € 15 per ragazzi fino a 12 anni, sempre nel rispetto della stagione e delle tradizioni della valle e valorizzando i prodotti dell’azienda. Il menù fisso permette di gustare le specialità tipiche valdostane, cucinate con materie prime di produzione propria, che rendono unico ogni piatto. Da segnalare i crostini con burro miele e lardo, i paté e i flan, fra i primi polenta, gnocchi e creme di verdure e la carne salata aromatizzata al ginepro, davvero straordinaria.  Gran finale con tagliere di formaggi erborinati al finocchio e ginepro prodotti dalla stessa azienda. Non fate i bis per potervi gustare il gelato con la cioccolata calda, che insieme alla polenta con la fonduta sono indimenticabili.