Il Grappolo enoteca

De la cuisine sortent des plats traditionnels de l’ouest de la Ligurie avec quelques incursions françaises. Le chef Emanuele est français, originaire de la région du Languedoc-Roussillon, où il produit d’excellents vins biologiques et propose des plats originaux préparés dans la cuisine ouverte et servis avec un doux sourire par Laura, qui s’occupe de la cave à vins avec d’excellents vins italiens et français. L’ambiance à l’intérieur est chaleureuse et colorée, et il y a également un grand espace extérieur. La carte des antipasti comprend des charcuteries et des fromages italiens et français, ainsi qu’un assortiment de pâtés provenant d’au-delà des Alpes, ou des légumes dans des échantillons spéciaux tels que le couscous vert aux légumes aromatisés au persil. Essayez les coquilles Saint-Jacques à la truffe noire et le saumon fumé au beurre, aux algues et aux croûtons d’agrumes. Les premiers plats comprennent des spaghettis aux palourdes, une soupe crémeuse de pois à la menthe et au guanciale, ainsi que des pâtes et des haricots à la saucisse maison, enrichis d’ail d’ursin, une véritable passion du chef. Les plats principaux comprennent le confit de canard avec purée de céleri-rave ou, si vous voulez du poisson, du cabillaud dans une sauce au prosecco ou du saumon cuit à la flamme. Les desserts de la maison, où alternent les traditions ligures et françaises, sont délicieux. Le menu est saisonnier et la formule consistant à choisir 2 plats du menu plus le dessert pour 30€ ou 3 plats plus le dessert pour 35€ est convaincante et d’un bon rapport qualité-prix.

Osteria della Salute

Nel centro di Riva Ligure proprio nella Piazza G. Matteotti, si trova l’Osteria della Salute, luogo ideale dove gustare una buona e schietta cucina di mare a prezzi onesti con la giusta quantità. Accoglienza amichevole e servizio rapido. All’esterno nella bella stagione grande dehor per mangiare fuori a pranzo e a cena, all’interno arredamento rustico con oggetti in rame e molto peperoncino. Nel menù alla carta, con forte ispirazione marinara, negli antipasti troviamo la tartare di tonno con la burrata, il brandacujun (stoccafisso accomodato con patate, pinoli e olio), le cozze alla marinara e le acciughe impanate (dai 7 ai 10 euro) oppure la parmigiana di melanzane ( 6,5 euro) Nei primi citiamo i classici spaghetti alle vongole e pomodorini al vapore o con bottarga e mollica abbrustolita oppure le trenette fatte in casa con tentacoli di calamaro, trombette e burrata ( dai 9 ai 12 euro). Nei secondi ampia scelta tra la tipica frittura di calamari, paranza e verdure e lo stoccafisso alla ligure o la scottata di tonno e il millefoglie di baccalà, oppure per chi preferisce la carne, il coniglio con le olive della tradizione del ponente ligure (tutti i secondi dai 10 ai 12 euro). I primi e i secondi vengono portati in tavola nelle classiche padella della cottura, metodo pratico in quanto dà la possibilità a tutti di assaggiare le varie portate e assicura quella sensazione di cucina casalinga e alla buona di cui a volte sentiamo il bisogno.

Osteria della Salute

In the centre of Riva Ligure right in Piazza G. Matteotti, you will find the Osteria della Salute, an ideal place to enjoy good, straightforward seafood cuisine at honest prices with just the right amount. Friendly welcome and fast service. Outside in fine weather there is a large dehor for eating out for lunch and dinner. On the a la carte menu, with a strong seafood inspiration, the starters include tuna tartare with burrata, brandacujun (stockfish served with potatoes, pine nuts and oil), mussels alla marinara and breaded anchovies (7 to 10 €) or aubergine parmigiana (6, 5 €) In the first courses we mention the classic spaghetti with clams and steamed cherry tomatoes or with botargo and toasted breadcrumbs or the homemade trenette with squid tentacles, trombette and burrata (9 to 12 €). For the main courses, there is a wide choice between the typical fried squid, paranza and vegetables and the stockfish Ligurian style or the seared tuna and the millefeuille of cod, or for those who prefer meat, the rabbit with olives of the western Ligurian tradition (all main courses from 10 to 12 €). The first and second courses are brought to the table in the classic cooking pans, a practical method as it gives everyone the opportunity to taste the various courses and ensures that feeling of home cooking that we sometimes feel the need for.

Osteria della Salute

Au centre de Riva Ligure, sur la Piazza G. Matteotti, vous trouverez l’Osteria della Salute, un endroit idéal pour déguster une bonne cuisine de fruits de mer à des prix honnêtes et juste ce qu’il faut. L’accueil est sympathique et le service rapide. À l’extérieur, par beau temps, une grande terrasse permet de déjeuner et de dîner à l’extérieur, tandis qu’à l’intérieur, l’ameublement est rustique, avec des objets en cuivre et beaucoup de piments. La carte, très inspirée par les produits de la mer, propose en entrée un tartare de thon à la burrata, un brandacujun, des moules à la marinière et des anchois panés (7 à 10 euros) ou des aubergines à la parmigiana (6,5 euros). Parmi les entrées, citons les classiques spaghettis aux palourdes et tomates cerises cuites à la vapeur ou au botargo et à la chapelure grillée ou encore la trenette maison aux tentacules de calamar, trombette et burrata (9 à 12 euros). Pour les plats principaux, le choix est vaste entre les calamars frits typiques, la paranza et les légumes et le stockfish à la ligurienne ou le thon saisi et le millefeuille de morue, ou pour ceux qui préfèrent la viande, le lapin aux olives de la tradition de l’ouest de la Ligurie (tous les plats principaux de 10 à 12 euros). Le premier et le deuxième plat sont apportés à la table dans les casseroles classiques, une méthode pratique qui permet à chacun de goûter les différents plats et qui assure cette sensation de cuisine familiale dont nous ressentons parfois le besoin.

Ristorante 4 Ciance

Il locale si trova nel centro storico della città, nell’isola pedonale che negli ultimi anni ha visto nascere nuovi locali, con ampi dehors, wine bar ed enoteche, che nei fine settimana diventano il fulcro della movida cuneese. Il ristorante ha due belle e ampie sale, una con soffitto a volte a mattoni e l’altra con cassettoni in legno che creano subito un ambiente elegante e raccolto.Nella bella stagione si può pranzare nello spazio esterno. Il servizio è accurato e gestito con grande professionalità da Gloria. Sono proposti due menù degustazione entrambi a 45 euro: il primo “di Terra” inizia con un amuse-bouche, prosegue con la carne cruda e  il vitello tonnato, a seguire  le tagliatelle verdi al ragù di salsiccia e vitello e come secondo il brasato di vitello al nebbiolo, si conclude con un dolce a scelta dalla carta. Il secondo menù degustazione “4 ciance” prevede sempre l’amuse-bouche, come antipasto propone il barbajuan di seirass e carciofi con bietoline e zabaione salato, come primo i plin di prosciutto crudo e mortadella, riduzione di prosciutto crudo e besciamella al parmigiano e a seguire la tagliata di vitello e salsa al marsala, e infine il dolce a scelta. Alla  carta troviamo specialità anche di pesce, come il polpo scottato, cremoso di patata, paprika affumicata e crema di peperoni oppure le chiocciole dell’Azienda agricola Paolo Bove fondo bruno, sedano rapa e tartufo nero. Dolci interessanti come il riso al latte, lamponi, cioccolato bianco e cocco e i sorbetti preparati dagli chef.  Buona scelta di vini con un’accurata selezione di etichette del territorio e non solo, con  particolare attenzione alle bollicine. 

Osteria senza fretta

L’Osteria si trova nel centro storico, nella “via dei ristoranti”; l’ambiente è raccolto e curato, volte con mattoni a vista, arredamento semplice, ma elegante. Atmosfera tranquilla e accoglienza garantita da Marco Bertorello, che consiglia i vini e i piatti preparati con passione dalla moglie, Daniela Marchisio.Nel menù alla carta si possono gustare gli antipasti come il tortino di carciofi e ricotta, con fonduta di toma Famù, zabaione salato e chips di topinambour (16.00 euro) oppure “Nuda e cruda” ossia la carne cruda di fassone, granella di nocciole Piemonte IGP e mousse di burro (15.00euro). Nei primi c’è la “Scaldacuore” :zuppa rustica di cipolle, brodo di pollo Felice e burro, con crostini del nostro pane, gratinati con Parmigiano 30 mesi (14.50 euro) e gli immancabili ravioli del plin ai tre arrosti  e anche le tagliatelle fatte a mano, con pesto di noci e crema di spinaci freschi (entrambi 16.50 euro). Tra i secondi citiamo il tenerone di fassone de La Granda brasato al Barbaresco DOCG (17 euro) e  il filetto di trota salmonata  spadellato al Gin Bordiga, erbe aromatiche e pepe (17 euro). Sempre presenti piatti vegetariani e vegani come le polpettine vegetariane di ceci, lenticchie, verdure e spezie, con salsa allo yogurt e coriandolo. Irrinunciabili i dolci della chef come la New York cheesecake al cioccolato bianco e vaniglia, con kiwi fresco, salsa ai kiwi e coulis di cachi (9.00 euro) e il tortino al cioccolato fondente con gelato alla vaniglia naturale e pere madernassa al miele (9.00 euro). La cucina è basata su prodotti biologici del territorio. Buona scelta di vini, con prevalenza di etichette piemontesi. Ottimo rapporto qualità- prezzo. A disposizione 6 belle camere, moderne e confortevoli, per qualche giorno di vacanza.

Trattoria l’Oca Fòla

Siamo nel quartiere Cit Turin, ad un isolato dalla Stazione di Porta Susa. Il nome del locale si ispira alle aie di campagna dove starnazzavano le oche, simpatiche e un pò matte (Fòle in Piemontese). Nelle sapienti mani di Massimo Miglietta in sala e Paola Barberis in cucina, il locale si è specializzato nella cucina piemontese contadina dove non possono mancare piatti a base di anatra e oca. Ambiente caldo ed accogliente, soffitti in mattoni a vista e credenze in “arte povera”. Appeso in sala il fazzoletto con i colori dell’Oca, contrada del Palio di Siena a sancire il gemellaggio fra simpatici pennuti rappresentanti regioni diverse. Tra gli antipasti citiamo la battuta di fassone con confettura di ananas, raschera di grotta, pinoli e maionese allo zenzero, (13 Euro), la tipica tartrà (budino salato) con porri, salvia e rosmarino, cruditè di carciofi e zabaione salato, (13 euro) e la tufeja, composta da involtini di cotenna di maiale con i fagioli borlotti (13 euro). Nei primi troviamo il risotto al Monterosso (formaggio vaccino) con radicchio tardivo, caramello all’aceto balsamico e crumble di nocciole (14 euro) e i tagliolini ai due stinchi, di maiale e di vitello con nido di porri croccanti (14 euro). Nei secondi piatti l’immancabile stracotto di fassona al nebbiolo di Dogliani (20 euro)e la finanziera della tradizione piemontese, preparazione non facile da trovare in quanto piuttosto elaborata e composta da molti ingredienti come le creste di gallo, i fegatini di coniglio, le animelle, filone e rognone di vitello e funghi porcini. (20 euro) Dolci della casa tutti da assaggiare (6 euro) da quelli più tradizionali, panna cotta, bonet, tiramisù a quelli più creativi. La cantina molto ben fornita con vini piemontesi. Scegliendo alla carta per un menù completo si può arrivare ad un massimo di 40 euro. Mentre la domenica il menù completo è offerto a 33 euro,bevande escluse.

 

 

Boma Ristorante Caffè

Locale elegante e confortevole, splendida location sul porticciolo turistico di Varazze, il ristorante dei fratelli Patanè propone una cucina basata soprattutto sul pesce locale con ricette tradizionali liguri con qualche spunto creativo. Lo chef Alessandro e il fratello Giovanni, esperto sommelier, sono anche docenti di corsi e laboratori del gusto e, con il loro staff, offrono un ricco menù nel quale ogni giorno, a seconda del pescato locale, si aggiungono piatti gustosi e interessanti. Sempre tre i menù degustazione presenti: i sapori di Liguria a 38 Euro, i sapori del mare a 42 Euro e il menù gourmet a 60 Euro, escluse le bevande. Alla carta vi suggeriamo tra gli antipasti il tentacolo di polpo glassato agli agrumi con patate, carote e quenelle di giardiniera fatta in casa (18 euro) e lo zemino alla genovese: seppia rosticciata con salsa di bietole novelle, crema di ceci, ceci croccanti e crumble di focaccia (20 euro). Nei primi da assaggiare tra gli altri: la tagliatella fatta in casa ripiena di pescato di scoglio, sfoglia al nero di seppia e salsa di pomodoro con spadellata di pesce spada e melanzane fritte (20 euro) oppre la crespella con farcia di baccalà norvegese dissalato e porri di Cervere con crema di funghi cardoncelli e castagne al miele(18 euro) Nei secondi l’immancabile fritto misto del golfo (25 euro) e le acciughe ripiene alla genovese in frittura (18 euro), oppure si possono gustare la rana pescatrice vestita di lardo pancettato con vellutata di fagioli cannellini e carciofi impanati (25 Euro) e il tataki di tonno pinna gialla con salsa al vino rosso, crema di sedano rapa ed marmellata di chinotto di Savona (25 euro). Sempre presenti anche piatti a base di carne o vegetariani come la millefoglie di zucca mantovana, provola affumicata e pane carasau su crema di funghi e cramble di amaretto. Ampia scelta di dolci con ingredienti presidi slow food del territorio, presenti anche nei gelati e nei sorbetti preparati dallo chef.  Nell’interessante carta dei vini  presenti quelli  del territorio e cantine nazionali e d’oltralpe, con pregiate etichette di bollicine. 

 

Dessì Restaurant

Sempre molto consigliata la sosta nel locale in darsena a Savona di Alessandro Dessì e Fernanda con la figlia . Molto piacevole l’ambiente circostante, ricco di proposte gastronomiche e centro della movida cittadina. La cucina dello chef è particolarmente curata e creativa e l’accoglienza è garantita da Fernanda e la figlia che in sala consigliano i clienti con cortesia e professionalità. La carta propone piatti della tradizione ligure, ma con un tocco molto personale che li rende particolari e più interessanti. Negli antipasti si possono gustare il brandacujun, ricetta tipica ligure di stoccafisso con patate, olio e aglio, viene servito accompagnato con una composta di mirto, ispirata alla Sardegna, terra d’origine dello chef, con della panissa e delle olive taggiasche, oppure il calamaro ripieno di “cima alla genovese”, il suo fondo al nero di seppia, polenta e spuma parmentier (entrambi a 16 euro)o anche la crema di ceci, cotiche, frutto della passione, bacche di goji e porro croccante (14 euro). Tra i primi citiamo i ravioli al plin al cacao ripieni di fonduta, nocciola piemonte igp e tartufo nero (21 euro) oppure i tagliolini ai 30 tuorli con acciuga, cime di rapa, prescinseua e crumble di focaccia (17 euro) o ancora il gnocchetto di patate con gambero viola, carciofi e aria di chinotto (25 euro) Nei secondi vi invitiamo ad assaggiare le “leitùghe pinn-e in broddu” (lattughe ripiene di gallinella cotte nel loro fumetto di pesce) preparazione tradizionale del ponente ligure (19 euro), e il rombo chiodato, cavolfiore, mela impanata, arachidi salate e riduzione al vin brulé (25 euro). Dolci deliziosi della casa così come il pane e la focaccia, particolare quella al nero di seppia. Squisita anche la piccola pasticceria, servita con il caffè. Curata la carta dei vini, con molte etichette del territorio e buona scelta di bollicine.

Osteria Rabezzana

In via San Francesco d’Assisi 23 a un passo da Piazza Solferino a Torino l’enoteca Rabezzana è un’istituzione. Dal 1911 Fa conoscere vini dell’omonima azienda monferrina, ma non solo quelli. Perché ci sono etichette di mezzo mondo. Dal 2016 ha anche aperto nei locali del seminterrato un’osteria per far apprezzare, grazie allo chef Giuseppe Zizzo di origini siciliane, le specialità della cucina monferrina con anche alcune “contaminazioni” siciliane. L’aspetto è quello tipico delle “cave” francesi dove puoi andare anche a sentire musica durante le cene concerto del mercoledì sera. I tavoli nella prima sala sono fatti con vecchie botti e alle pareti ci sono opere d’arte contemporanea e il locale possiede anche un ampio dehors. In carta piatti che vanno dal brasato con polenta alla carne cruda battuta al coltello con tartufo nero e al dessert “piantina in vaso” con tre tipi di cioccolato. Il menu cambia ogni mese e non mancano mai i primi piatti fatti con la pasta fresca dello storico Pastificio Giustetto (ora gestito dall’Osteria Rabezzana) come gli agnolotti tradizionali, i “tajarin”, le pappardelle con diversi tipi di sughi. La carta dei vini conta oltre 900 etichette (che sono poi quelle in vendita nell’enoteca). E per chi non ce la fa a finire una bottiglia, l’Osteria ha rilanciato l’antica tradizione del “Buta Stupa” e cioè l’usanza di ritappare la bottiglia non terminata per consentire al cliente di portarsela a casa. Si spende sui 35-45 euro.