Osteria I Rebbi

Aperta nel 2013 da Valerio ed Elena in una vecchia cascina ristrutturata in località San Sebastiano, l’osteria è circondata dalle preziose vigne di Barolo e inserita nello splendido paesaggio delle Langhe, un panorama incantevole sulle colline, che anche il New York Times consiglia di visitare; il suo nome deriva semplicemente dai rebbi (punte) delle forchette, un modo simpatico e diretto per identificare l’argomento in discussione: la buona tavola. In un ambiente semplice e accogliente si possono gustare piatti che, con rispetto per il territorio e materie prime di qualità, permettono di assaporare cibi della tradizione piemontese: come le cervella di vitella fritta con gli amaretti di Monbaruzzo, oppure “Langhe e Monferrato in pasta”, vale a dire ravioli quadrati e ravioli del plin serviti insieme per evidenziare le 2 interpretazioni del piatto secondo le zone d’origine; i tortelli di polenta con le lumache in umido, lo stufato d’asino con gli spinaci all’uvetta, il bonet con il gelato al caffe e il caramello al fernet, le pesche sciroppate e sorbetto ai kiwi, la torta di nocciole, la mousse al cioccolato e paste di meliga. Menù degustazione a € 37 e carta dei vini con le migliori etichette che, vista la zona, non possono mancare.

Ristorante Da U Titti

A pochi minuti dalla costa, percorrendo una strada in salita, dalla quale si scorge il mare, si arriva a Lingueglietta, inserito a pieno titolo nei “Borghi più belli d’Italia”. Si arriva nella piazza e si raggiunge in pochi passi il ristorante di Riccardo e Chiara. La casa in pietra conserva un suo fascino particolare, la terrazza dalla quale si gode una bellissima vista, nella bella stagione si riempie di persone che cercano un pò di relax e di fresco in questo angolo di paradiso. All’interno la sala è molto curata e raccolta, luci e arredi moderni, con candele e oggetti particolari, rendono l’ambiente raffinato e chic. Il servizio è affidato a Chiara, sempre sorridente e gentile, mentre la cucina è il regno di Riccardo. Entrambi di origini lombarde hanno avviato la loro proposta gastronomica da circa due anni e hanno già riscosso notevoli apprezzamenti. I menù degustazione sono due: uno di 5 portate a 40 euro e l’altro di 7 portate a 55 euro. Alla carta c’è molta scelta e soddisfa ogni aspettativa, negli antipasti citiamo lo storione marinato, radicchio tardivo, asparagi, uova e mais (17 euro) e i totanetti nostrani, fagioli di Conio, clementine,aneto, chorizo,(16 euro) e molti altri invitanti e particolari (dai 15 ai 18 euro). Tra i primi da assaggiare i ravioli di oca stufata, mostarda di mele cotogne, brodo ristretto di zucca,zenzero e alloro (16 euro) oppure i tagliolini alle nocciole, ragù di lumache,salsa di fegato d’anatra (18 euro). Nei secondi il lombo di capriolo, pere martine, cavolo rosso e patate americane oppure le triglie con il loro sugo, castagne, clementine, tuberi e radici. ( 25 e 18 euro). Dolci raffinati e squisiti. Fatti in casa anche il pane, i grissini, le focacce, con farine particolari. Molto curata la presentazione dei piatti e accurato il servizio. La carta dei vini presenta etichette selezionate con attenzione, in grado di accontentare tutte le esigenze e proposte a prezzi corretti. Consigliata la prenotazione.

Osteria del Tempo Stretto

Quando si varca la soglia dell’osteria si entra in un ambiente accogliente e curato, e si lascia alle spalle il traffico e il rumore dell’Aurelia. La chef Cinzia Chiappori ha una grande professionalità, ma è persona semplice e schietta. Ama mettersi in gioco provando nuovi piatti con ingredienti particolari, le piace aprire la sua cucina ad altri chef e proporre cene a 4 mani, anche con serate a tema. La costante della sua cucina sono i prodotti di altissima qualità, sempre freschissimi e a km. 0. Nel corso dell’ultimo anno ha rinnovato la sala, con un tocco di rosa, e anche i suoi menù proponendo per il pranzo di lavoro a mezzogiorno piatti unici e semplici a 15 euro, e alla sera menù più elaborati a 30 euro. Cinzia propone una cucina creativa del territorio, dove il pescato locale è molto presente, così come i carciofi e gli asparagi violetti, presidi slow food. Da assaggiare negli antipasti lo squisito tonno di coniglio e la tartare di salmone con i carciofi crudi e il brandacujun. Nei primi citiamo i corzetti con carciofi e vongole, i tagliolini al curry con il ragù di gamberoni. Nei secondi il delizioso polpo cotto nel vino rosso. I dolci sono molto curati dalla chef, con ingredienti insoliti, come la panna cotta agli asparagi, i fiori eduli, la lavanda. Nella bella stagione si può pranzare nel giardino, e fermarsi a riposare nelle tre belle camere nel piano superiore.

Le Due Palme

Locale a due passi dal centro del Ventimiglia, ormai molto conosciuto e apprezzato per le ottime pizze e le proposte sempre nuove. Pino e Marcella, i proprietari, hanno fatto una scelta di qualità e di ricerca dei prodotti di eccellenza, per accontentare anche la clientela più esigente. Da pochi mesi Pino propone al lunedì e al mercoledì le “pizze d’Autore”, creazioni originali con ingredienti insoliti, ma sempre di altissima qualità, come quella alla crema di zucca e gamberi, o al salmone affumicato e formaggi dop. Le pizze vengono preparate usando ben 7 impasti , con farine diverse e lievitazioni differenti, come ad esempio quella di canapa o la pala romana, che necessita di una lunghissima lievitazione e un’idratazione altissima che la rende leggera, croccante e squisita. Oltre alle pizze (70 in carta!!) , ampia scelta di primi , sia di carne che di pesce, ravioli, trofie, tagliatelle e un gustoso risotto del pescatore, a seguire si può gustare un’ottima tagliata alla rucola servita sulla pietra ollare come una grigliata di pesce o i gamberoni alla piastra. Buona offerta anche di piatti vegetariani e vegani. Dolci classici, con qualche novità come il pasticcio dello chef e la torta della nonna, tutti da provare. Il locale è molto ampio, ben arredato, luminoso, adatto anche ad eventi e cene di lavoro, il servizio è rapido e cortese, organizzato da Marcella, sempre sorridente e gentile.Carta dei vini locali e di birre artigianali.

La Prua

In una posizione meravigliosa all’inizio della passeggiata, dove grazie alla veranda si può mangiare a pochi metri dal mare e in estate direttamente sulla spiaggia, questo ristorante basa la sua cucina sul pescato locale e sulla qualità delle materie prime, selezionando prodotti migliori, possibilmente a km. 0. Il menù degustazione, a 50 euro bevande escluse, propone come antipasto i moscardini su crema di zucca allo zenzero, gnocchi di patate viola con calamaretti in bagna cauda; come secondo una scaloppa di branzino con legumi secchi, cereali e un dolce a scelta. Alla carta, fra gli antipasti un interessante crudo di pesce, un trittico con assaggio del baccalà su crema di fave secche, toast di spada affumicato con sesamo nero e i moscardini; fra i primi tagliolini neri con pesce san Pietro, broccoletti e pinoli, ravioli di branzino con ragù di tonno e zimino di ceci con code di gamberi. Tra i secondi da provare il fritto misto, croccante e leggero, la grigliata mista di pesce. In carta anche piatti di carne e per vegetariani. Ampia la scelta di dolci, fra cui la “tre mousse” al cioccolato, al Gran Marnier e al pistacchio oppure la Cheese Cake al mandarino e crema di marroni. La carta dei vini interessante con vini del territorio, ma con una buona scelta di etichette importanti di altre regioni.

La Balena Bianca

Splendida e luminosa location per questo ristorante avviato da circa 5 anni dalla chef Paola Chiolini e dal marito Daniele, luogo ideale per gustare il freschissimo pescato locale cucinato con creatività e fantasia. Ampia sala, arredamento moderno, molti quadri e oggetti artistici denotano la passione di Paola e Daniele per ogni espressione artistica e lo dimostrano nei piatti, molto curati e serviti sempre con impiattamenti fantasiosi ed originali, grazie anche ad una trentennale esperienza nel catering che la coppia ha acquisito a Milano, dove ancora oggi sono attivi e presenti. Sempre particolari gli abbinamenti che la chef propone nei suoi piatti, mai banali e sempre gustosi. Come ad esempio i ravioli di barbabietola con fettine di mela e scampi, la seppia delicata su letto di finocchi al profumo di menta, il turbante di ombrina con castagne caramellate. Si comincia con gli antipasti (dai 9 ai 13 euro) tra cui la tartare di pesce freschissimo e mango oppure la cruditè di orata con il gambero di Sanremo profumato al rum e zenzero caramellato. I primi piatti di pasta fresca fatta in casa come i ravioli di branzino con totani al tartufo o gli strozzapreti ai frutti di mare ( dagli 11 ai 15 euro), e nei secondi citiamo la treccia di branzino con germogli di porro e il cappon magro (dai 15 ai 20 euro). Ampia scelta anche per chi preferisce la carne e particolare attenzione per chi desidera preparazioni vegetariane e vegane. Molto interessanti i dolci preparati da Paola, come il tiramisù in gabbia o la mattonella di cioccolato con crema di mascarpone profumata alla menta. Il menù del giorno è scritto sulla lavagna e propone sempre piatti particolari. Si possono gustare anche ottime pizze e focacce. In ogni stagione l’ambiente familiare ed accogliente lo rende una sosta piacevole, con una vista mare davvero magnifica.

Ristorante Monti

Può scoppiare l’amore a prima vista con questo locale a un passo da piazza Adriano, che propone una cucina piemontese verace. Menu degustazione a 38 euro, che dopo l’amuse-bouche prevede un vitello tonnato in cui sia la carne sia la salsa con i capperi parlano della tradizione e dei gusti della Regione. A seguire agnolotti al sugo d’arrosto con ripieno di carne e verdure come un tempo si usava nelle campagne. Poi un fritto misto (non unto) in cui nella parte salata brillano la milanese di pollo e quella di lonza, le polpettine di vitello, le cervella, le granelle, il fegato. In quella dolce tra le altre cose il semolino, la prugna, la banana e l’amaretto. Con un calice di vino il conto sale a 45 euro. La carta che offre i classici piemontesi, dalla carne cruda ai batsoa (piedini di maiale), dal filetto Torino (impanato con i grissini, quello che molti chiamano Grissinopoli) alla finanziera (il piatto che piaceva a Cavour con frattaglie e rigaglie di pollo). Tra i dessert brillano lo zabajone, il bonet ma anche la crepe suzette. Scelta innovativa di piatti giapponesi rivisitati in chiave piemontese: uramaki di fassone o di toma (10 €), riso saltato (12 €) e il raviolo ripieno di bollito (13 €). Ampia la scelta dei vini con grandi etichette di tutta la regione, ma anche bottiglie di piccoli produttori. Il locale aderisce all’iniziativa Buta Stupa per cui ci si può portare a casa la bottiglia non terminata.

Trattoria Belvedere Roero

Trattoria affacciata sulle colline del Roero con un panorama impareggiabile in ogni stagione dell’anno. Imperdibili i piatti proposti dalla famiglia Sperone che gestisce il ristorante da più di vent’anni. Lo chef Andrea prepara i piatti della tradizione piemontese con bravura e utilizzando in prevalenza i prodotti dell’orto di famiglia e le carni migliori, come il coniglio di Carmagnola grigio presidio Slow food e la selvaggina. Le paste fresche fatte in casa sono i simboli della cucina piemontese, tajarin e ravioli del plin. Fra gli antipasti spiccano la carne cruda tagliata al coltello, il vitello tonnato, la lingua in salsa verde. Ottimi i dolci della casa come il bonet e la torta di nocciole con lo zabaione. Da giugno ad ottobre si possono gustare i funghi e da novembre in poi i tartufi, dai più pregiati a quelli neri, molto presenti nella zona, con tante ricette tutte deliziose. Grande selezione di formaggi Dop, vanto del territorio piemontese, come il Raschera, il Castelmagno, la Toma di Murazzano e la Robiola di Roccaverano. Da non perdere in autunno il “Putage”, lo stufato di carne e verdure, cotto sulla stufa e servito con la polenta. Interessante carta dei vini, con particolare attenzione a quelli della zona. Garantita l’accoglienza gentile e professionale, ambiente confortevole. Prezzo medio bevande incluse 30 €.

La Rosa dei Venti

Un indirizzo sicuro per assaggiare dell’ottimo pesce freschissimo. In un angolo particolarmente affascinante di Albisola Superiore, in una piccola piazzetta, di fronte al mare, Rosa, considerata una “sciamana”, ci aspetta per stupirci con i suoi piatti mai banali e sempre gustosi. Si entra nelle sale ispirate ai colori del mare, appesi alle pareti oggetti marinari, quadri e opere d’arte, qui a sede l’associazione “Rosa dei Venti-Arte e cucina”. Quando si è seduti Rosa ci porta i suoi piatti, che dipendono dai capricci del mare e dai pescatori locali, e senza bisogno di scegliere si è accompagnati in un percorso di gusto che coinvolge i nostri sensi. Si comincia con gli antipasti: i gamberi al miele, l’insalata di ceci e moscardini, le alici marinate, il carpaccio di salmone, se si è fortunati le ostriche freschissime e molto altro. Tra i primi, di pasta fresca fatta in casa, citiamo i ravioli di orata e branzino, i gnocchetti ai gamberi o all’astice, tutti da provare. Anche nei secondi la scelta è basata sul pescato locale, dal fritto leggero e saporito, al pesce al forno con le verdure locali. I dolci sono un’altra specialità di Rosa, dal delizioso semifreddo al pistacchio ai gelati e ai sorbetti sempre nuovi. Il servizio è accurato e gentile. Prezzi rapportati alla qualità. Menù fisso a 40 € completo di 4 antipasti, primo, secondo, dolce e caffè.

Ristorante A Viassa

Una passeggiata a Dolceacqua è sempre una bellissima esperienza, e lo sanno i moltissimi turisti che ogni anno vi si recano e quest’anno in occasione della mostra dedicata a Monet avranno una ragione in più per tornare. Una sosta consigliata è al ristorante la Viassa, aperto da pochi anni da due giovani intraprendenti e appassionati, Stefano e Aimone, che si sono conquistati un posto invidiabile nell’offerta gastronomica della val Nervia. La cucina dello chef Aimone, coadiuvato da Andrea e Crina, è basata sui prodotti del territorio, seguendo la loro stagionalità, e con l’aggiunta di un pò di fantasia. Negli antipasti, sempre presenti, tra gli altri, il brandacuiun (stoccafisso con olio,patate, prezzemolo), i barbagiuiai (ravioli fritti con ripieno di riso e zucca), e i previ (involtini di verza e salsiccia). Nei primi, tagliatelle alle vongole, carciofi e bacon, i gnocchi ai calamari e crema di cime di rapa, e risotto alla zucca, pistacchi e toma di pecora brigasca. A seguire citiamo l’agnello al forno con i fagioli di Pigna o il pescato del giorno con broccoli e carote. Dolci fatti in casa, tutti da assaggiare come il gelato di michette e riduzione al Rossese, la torta sacripantina e il crumble di cioccolato e pere, per citarne alcuni. Stefano e le sue collaboratrici assicurano un servizio cortese e professionale. Buona carta dei vini, con le migliori etichette del Ponente.