Antica locanda Il Duca Bianco

All’interno di un’elegante palazzina vicino al centro del paese. L’interno è luminoso, ampio, con arredi moderni, d’estate si può pranzare nel delizioso piccolo giardino o all’esterno sulla terrazza ben ombreggiata. La cucina dello chef Vito Nolè è una garanzia di qualità per i prodotti di eccellenza che usa da sempre e per la sua bravura nel preparare piatti della tradizione piemontese con un tocco essenziale di creatività. Si inizia dagli antipasti che da soli meritano la sosta come il vitello tonnato come da ricetta originale langarola, la lingua in salsa verde e i peperoni con la bagna cauda, sformatini di verdure di stagione. I primi tutti deliziosi dai ravioli d’asino, gli gnocchi ai formaggi con il tartufo o con la fonduta, i tajarin con ragù di cinghiale e i tipici agnolotti del plin. Assolutamente imperdibile il favoloso brasato al barolo. Ottimi dolci come il bunet della nonna e il tortino di nocciole. L’accoglienza è garantita dal personale gentile e sorridente. Ottimo rapporto qualità prezzo, menù degustazione completo a 40 euro. In cantina interessanti etichette delle colline circostanti, dove dominano il Barbera e il Moscato, ed anche un gradevole Gamba di Pernice, raro vitigno a bacca rossa che ha ottenuto dal 2011 la Doc con il nome di Calosso.

Il Bagatto

Nella piazza dove si pratica il gioco del “tamburello” si affaccia il ristorante “Il Bagatto”, che da più di quarant’anni prepara piatti genuini della tradizione in un’ampia sala con i muri a vista e il camino. Si comincia con gli antipasti tradizionali, dall’insalata russa al vitello tonnato, alla battuta di Fassona, con il fujot di bagna cauda o il tris di flan con la fonduta (dai 13 ai 20 euro). Nei primi i classici agnolotti del plin e i tajarin al ragù di coniglio, o una zuppa di ceci o gli gnocchi con la fonduta di Gressoney (dai 12 ai 15 euro). Si possono gustare le carni tipiche piemontesi come i bolliti misti, la tagliata di vitello, la trippa in umido, le costolette d’agnello e il coniglio arrosto all’Arneis (dai 15 ai 22 euro). I dolci tutti fatti in casa come il bonet, la torta di nocciole, le pere cotte nel vino e il tiramisù. In stagione di possono gustare ottimi tartufi. Due i menù degustazione, il primo a 35 euro con antipasti misti, l’assaggio di due primi, un secondo a scelta con contorno, dolci e caffè; il secondo a 20 euro, anche in versione vegetariana, con un primo e un secondo a scelta tra quelli del giorno, dolce e caffè. Ampia scelta dei vini del territorio e se non si finisce la bottiglia se la si può portare a casa.

Locanda Roma

Nel centro storico del paese si trova questo locale con sale accoglienti ed ampie vetrate affacciate sulle circostanti colline. L’attività è gestita dalla Famiglia Salis da moltissimi anni, con la regia di mamma Lina, cuoca esperta, ed i suoi tre figli, Massimo, lo chef e Lorenzo e Loredana, che si occupano della sala. Il menù comprende i grandi piatti della tradizione piemontese, cucinati alla perfezione, come gli antipasti misti, caldi e freddi, I primi sono imperdibili, sia i tajarin con il ragù di carne e sia gli agnolotti del plin con il sugo d’arrosto o, volendo con burro e lavanda, serviti in una caratteristica “Burnia” di vetro. Fra i secondi un’altra tipicità: il fritto misto alla piemontese, sia salato che dolce, da non lasciarsi sfuggire. Altrimenti arrosti di maiale o di vitello, e il bollito, sempre gustosi ed invitanti grazie alla qualità superiore delle carni degli allevamenti del territorio. Anche i dolci sono irrinunciabili, oltre ai classici bonet, torta di nocciole, meringata, vengono serviti dei mini-bicchierini molto invitanti semifreddi ai vari gusti, pistacchio, nocciola, fragola, crema, per finire con dolcezza il pranzo o la cena. il menù degustazione a 40 Euro e comprende 6 antipasti, 2 primi, 3 secondi, con acqua, caffè, vino della casa e amaro.

Le Teste di Rapa

Nel centro storico, un ristorante dal nome insolito, con ambiente luminoso e accogliente e arredamento in stile shabby. La cucina sincera e creativa, i piatti preparati con cura e serviti con garbo e gentilezza. Tutto al femminile lo staff del locale. Il menù cambia ogni mese in base alla stagionalità. Piatti tradizionali e proposte creative, negli antipasti, oltre ai classici piatti piemontesi, il vitello tonnato, l’insalata russa, la battuta di Fassone, troviamo il flan di porcini con la salsa ai peperoni e l’uovo pochè con salsa teriyaki (da 10 a 17 €). Tra i primi il passatello romagnolo con ciuffi di calamari e il risotto alla zucca con crema di gorgonzola e nocciole, sempre presenti i tradizionali agnolotti del plin con sugo d’arrosto (dai 12 ai 14 euro). Nei secondi di carne il gustoso carré di agnello, la tagliata con salsa della casa (una sorpresa!) e un invitante polpo arrosto su crema di cavolfiore viola. Da gustare la selezione del sushi piemontese made in Asti “Tutti d’accordo” con 24 pezzi misti di maki (involtini di sushi) abbinati con la carne cruda di Fassona e aromi del territorio (30 €). Dolci: la torta soffice di cioccolato e nocciola, la panna cotta al caramello e l’intramontabile bonet (dai 6 ai 7 euro). Carta dei vini selezionata con proposte del territorio.