La locanda dell’Angelo

Grazie alla passione di Tommy Agnoli e Sabrina Vezzolla, nel novembre 2022 questo storico locale ha riaperto. L’ambiente è elegante e curato, con tavoli distanziati e opere d’arte alle pareti. La cucina è nelle mani dello chef Davide Verdirosa, che propone piatti a base di pesce freschissimo e prodotti locali, rispettando le norme di sicurezza alimentare. I clienti possono apprezzare il sapore unico del pesce pescato, evitando pesce congelato o allevato. Due menù degustazione, il percorso di terra a 60 euro e di mare a 65 euro, offrono un’esperienza da 6 portate. I piatti cambiano ogni 40/50 giorni secondo la stagionalità. Da non perdere gli agnolotti del plin e il carré di agnello, oltre ai dolci come la Tarte Tatin. Il servizio è curato, con Tommy che consiglia i vini da una cantina ricca di etichette liguri e piemontesi. Dispone di un sito internet aggiornatissimo dove si trovano tutte le proposte del giorno della cucina e i vini della cantina.

Yeti Ristorante

Situato in una posizione privilegiata, a pochi passi dall’arrivo della telecabina di Pila si è affermato negli ultimi anni come punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. Katia, insieme agli altri soci Maurizio e Corrado, continua con passione la tradizione di famiglia iniziata nel 1990. Al centro della sala una maestosa stufa, crea un’atmosfera suggestiva perfetta per un pranzo o cena in compagnia o una serata romantica. La cucina è un inno alla Valle d’Aosta, con prodotti e ricette tipiche che partono dalla deliziosa Fontina in tempura, alla mousse di castagne accompagnato dal lardo di Arnad, fino alla seupa alla valpellinentze e alla scaloppa alla valdostana. Per concludere in dolcezza con la panna fatta in casa, tegole tradizionali e castagne, il tutto abbinato ad una selezione di vini locali di grande qualità. Il menù varia ogni 10 giorni mantenendo sempre in carta i piatti iconici dello Yeti, come le crespelle alla valdostana, la polenta concia, la tagliata di cervo e la scaloppa alla valdostana. Il prezzo del menù degustazione è di 45 euro, con abbinamento vini 65 euro. Alla carta un pasto da 40 a 60 euro.

Locanda Roma

All’inizio del centro storico del paese si trova questo locale con sale accoglienti ed ampie vetrate affacciate sulle circostanti colline. L’attività è gestita dalla Famiglia Salis da moltissimi anni, con la regia di mamma Lina, cuoca esperta, ed i suoi tre figli, Massimo, lo chef e Lorenzo e Loredana, che si occupano della sala. Il menù alla carta comprende i grandi piatti della tradizione piemontese, cucinati alla perfezione, come gli antipasti misti, caldi e freddi, I primi sono imperdibili, sia i tajarin con il ragù di carne e sia gli agnolotti del plin con il sugo d’arrosto o, volendo con burro e lavanda, serviti in una caratteristica “Burnia” di vetro. Fra i secondi un’altra tipicità: il fritto misto alla piemontese, sia salato che dolce, da non lasciarsi sfuggire. Anche arrosti di maiale o di vitello, e il bollito, sempre gustosi ed invitanti grazie alla qualità superiore delle carni degli allevamenti del territorio. Anche i dolci sono irrinunciabili, oltre ai classici bonet, torta di nocciole, meringata, vengono serviti dei mini-bicchierini molto invitanti semifreddi ai vari gusti, pistacchio, nocciola, fragola, crema, per finire con dolcezza il pranzo o la cena. il menù degustazione a 40 Euro e comprende 6 antipasti, 2 primi, 3 secondi, con acqua, caffè, vino della casa e amaro.

Ristorante Vallerana

Qui troviamo un’ottima cucina del territorio e possiamo provare l’esperienza della ricerca del tartufo con i cani. Un’attività divertente e rilassante, passeggiando nel bosco e seguendo il cane e il trifolau, il simpatico Franco Novelli, patron del ristorante. L’ambiente è confortevole, come le classiche trattorie di paese, garanzia di buon cibo e prezzi onesti. Arredamento classico con un grande camino che scalda l’ambiente ed un angolo dedicato alla cantina con i migliori vini del territorio. I piatti sono quelli tipici del Monferrato. Si comincia con gli antipasti caldi come le crespelle, i flan e i tortini con fonduta e freddi come il vitello tonnato e il carpaccio di vitello (15 Euro per l’antipasto misto). Fra i primi da non perdere i ravioli, classici o con il plin, la pasta al forno e gli immancabili tajarin. (I primi dai 5 agli 8 Euro). Fra i secondi spesso presente il bollito, servito con precisione e rapidità con lo storico carrello che mantiene tutta la carne ben calda immersa nel suo brodo. Oltre al bollito ci sono gli arrosti, il brasato, il coniglio in padella e la selvaggina (dai 10 ai 15 Euro). In stagione anche i funghi. Per finire dolci della casa, come il bonet e il tiramisù. Ovviamente la “grattata di tartufo” è consigliata e va considerata a parte in base alle quotazioni del mercato.

Trattoria Salvetti

Dal 1920 la famiglia Salvetti gestisce questa storica trattoria e Clelia rappresenta la terza generazione proponendo una cucina autentica, rispettosa della tradizione e di grande qualità. All’interno in evidenza il carrello dei formaggi di Beppino Occelli vinto da Clelia nel 2023 per aver valorizzato nel suo menù i deliziosi prodotti del noto caseificio di Langa. Nelle due salette ben arredate con mobili in legno, confortevoli e nello stesso tempo eleganti, l’accoglienza è sempre gentile e cortese. Il menù degustazione (33 euro escluse le bevande) prevede un aperitivo con i gonfiotti di tuma di Paroldo e salumi nostrani, una scelta fra antipasti come il vitello tonnato all’antica maniera, la classica insalata russa, lo sformatino di verdure di stagione e infine una vera chicca, il merluzzo mantecato con patate, crema di ceci e piccola crepe di castagne. Fra i primi: i ravioli del plin e gustosi tajarin al burro d’alpeggio e nocciole. Fra i secondi diversi piatti di carni di allevatori del territorio con le verdure. In alternativa c’è sempre il carrello con gli straordinari formaggi. Dolci della tradizione, fra cui lo zabaione freddo agli amaretti. È possibile anche la degustazione dei soli primi (8 euro) o solo i secondi o i formaggi (sempre a 8 euro). Dal lunedì al venerdì è possibile pranzare con 12 euro, escluse le bevande e il dolce. Ampia carta dei vini soprattutto di cantine del territorio.

Locanda Santa Rosalia

La locanda è in aperta campagna e con una vista impagabile sul Monviso. Una cascina ristrutturata mantenendo l’impronta contadina, accogliente e con confortevoli camere. Nella bella sala c’è un grande camino, i mattoni a vista e arredamento in legno. Loredana si dedica ad una cucina di tradizione, piatti preparati al momento con prodotti dell’orto coltivato da Matteo, che cura la sala. Il menù cambia a seconda della stagione. Fra gli antipasti i classici della cucina piemontese dal vitello tonnato alle acciughe al verde, al carpaccio di carne all’albese e il tagliere di salumi (dai 5 ai 7 euro). Fra i primi una menzione per gli agnolotti al burro d’alpeggio e salvia dal gusto delizioso. Altrettanto squisiti gli gnocchi di patate con burro e gorgonzola, il risotto con i funghi (dai 7 ai 10 euro). Fra i secondi carni del territorio, come la costata di Fassone piemontese, (5 Euro/hg), coniglio all’Arneis o pollo alla cacciatora con i contorni dell’orto (dagli 8 ai 9 euro). In alternativa proposti i formaggi delle diverse vallate, dal Castelmagno alla toma (dai 3 ai 7 euro). Dolci della casa come il delizioso bonet o la panna cotta (dai 4 ai 6 euro) Buona scelta di vini del territorio con le etichette più prestigiose. Un ottimo rapporto qualità-prezzo e l’accoglienza cortese rendono questo luogo molto apprezzato in ogni stagione dell’anno dalla clientela locale e dai turisti.

Il Grappolo enoteca

Dalla cucina arrivano piatti della tradizione del Ponente ligure con qualche incursione francese. Lo chef Emanuele è francese, originario della regione della Linguadoca-Rossiglione, dove produce ottimi vini biologici e propone piatti originali preparati nella cucina a vista e serviti con sorriso gentile da Laura, che cura la cantina con ottimi vini italiani e francesi. L’ambiente all’interno è accogliente e colorato, e dispone anche di un ampio dehors. In carta antipasti: salumi e formaggi italiani e francesi, e assortimento di paté d’oltralpe oppure le verdure in assaggi particolari come il cous cous verde con verdurine insaporite al prezzemolo. Da provare le capesante al tartufo nero e il salmone affumicato con crostini al burro, alghe e agrumi. Fra i primi spiccano gli spaghetti alle arselle, una vellutata di pisellini con menta e guanciale ed una pasta e fagioli con la salsiccia artigianale, arricchita dall’aglio ursino, vera passione dello chef. Fra i secondi lo sfilacciato di anatra confit, con purè di sedano rapa o, se volete il pesce, il merluzzo in salsa di prosecco, oppure il salmone alla fiamma preparato al momento a vista dallo chef. Deliziosi i dolci della casa dove tradizione ligure e francese si alternano. Il menù è stagionale e la formula della scelta di 2 piatti dal menù più il dolce a 30 Euro o 3 piatti più il dolce a 35 Euro risulta convincente e corretta nel rapporto qualità-prezzo.

Osteria della Salute

Nel centro di Riva Ligure proprio nella Piazza G. Matteotti, si trova l’Osteria della Salute, luogo ideale dove gustare una buona e schietta cucina di mare a prezzi onesti con la giusta quantità. Accoglienza amichevole e servizio rapido. All’esterno nella bella stagione grande dehor per mangiare fuori a pranzo e a cena, all’interno arredamento rustico con oggetti in rame e molto peperoncino. Nel menù alla carta, con forte ispirazione marinara, negli antipasti troviamo la tartare di tonno con la burrata, il brandacujun (stoccafisso accomodato con patate, pinoli e olio), le cozze alla marinara e le acciughe impanate (dai 7 ai 10 euro) oppure la parmigiana di melanzane ( 6,5 euro) Nei primi citiamo i classici spaghetti alle vongole e pomodorini al vapore o con bottarga e mollica abbrustolita oppure le trenette fatte in casa con tentacoli di calamaro, trombette e burrata ( dai 9 ai 12 euro). Nei secondi ampia scelta tra la tipica frittura di calamari, paranza e verdure e lo stoccafisso alla ligure o la scottata di tonno e il millefoglie di baccalà, oppure per chi preferisce la carne, il coniglio con le olive della tradizione del ponente ligure (tutti i secondi dai 10 ai 12 euro). I primi e i secondi vengono portati in tavola nelle classiche padella della cottura, metodo pratico in quanto dà la possibilità a tutti di assaggiare le varie portate e assicura quella sensazione di cucina casalinga e alla buona di cui a volte sentiamo il bisogno.

Ristorante 4 Ciance

Il locale si trova nel centro storico della città, nell’isola pedonale che negli ultimi anni ha visto nascere nuovi locali, con ampi dehors, wine bar ed enoteche, che nei fine settimana diventano il fulcro della movida cuneese. Il ristorante ha due belle e ampie sale, una con soffitto a volte a mattoni e l’altra con cassettoni in legno che creano subito un ambiente elegante e raccolto.Nella bella stagione si può pranzare nello spazio esterno. Il servizio è accurato e gestito con grande professionalità da Gloria. Sono proposti due menù degustazione entrambi a 45 euro: il primo “di Terra” inizia con un amuse-bouche, prosegue con la carne cruda e  il vitello tonnato, a seguire  le tagliatelle verdi al ragù di salsiccia e vitello e come secondo il brasato di vitello al nebbiolo, si conclude con un dolce a scelta dalla carta. Il secondo menù degustazione “4 ciance” prevede sempre l’amuse-bouche, come antipasto propone il barbajuan di seirass e carciofi con bietoline e zabaione salato, come primo i plin di prosciutto crudo e mortadella, riduzione di prosciutto crudo e besciamella al parmigiano e a seguire la tagliata di vitello e salsa al marsala, e infine il dolce a scelta. Alla  carta troviamo specialità anche di pesce, come il polpo scottato, cremoso di patata, paprika affumicata e crema di peperoni oppure le chiocciole dell’Azienda agricola Paolo Bove fondo bruno, sedano rapa e tartufo nero. Dolci interessanti come il riso al latte, lamponi, cioccolato bianco e cocco e i sorbetti preparati dagli chef.  Buona scelta di vini con un’accurata selezione di etichette del territorio e non solo, con  particolare attenzione alle bollicine. 

Osteria senza fretta

L’Osteria si trova nel centro storico, nella “via dei ristoranti”; l’ambiente è raccolto e curato, volte con mattoni a vista, arredamento semplice, ma elegante. Atmosfera tranquilla e accoglienza garantita da Marco Bertorello, che consiglia i vini e i piatti preparati con passione dalla moglie, Daniela Marchisio.Nel menù alla carta si possono gustare gli antipasti come il tortino di carciofi e ricotta, con fonduta di toma Famù, zabaione salato e chips di topinambour (16.00 euro) oppure “Nuda e cruda” ossia la carne cruda di fassone, granella di nocciole Piemonte IGP e mousse di burro (15.00euro). Nei primi c’è la “Scaldacuore” :zuppa rustica di cipolle, brodo di pollo Felice e burro, con crostini del nostro pane, gratinati con Parmigiano 30 mesi (14.50 euro) e gli immancabili ravioli del plin ai tre arrosti  e anche le tagliatelle fatte a mano, con pesto di noci e crema di spinaci freschi (entrambi 16.50 euro). Tra i secondi citiamo il tenerone di fassone de La Granda brasato al Barbaresco DOCG (17 euro) e  il filetto di trota salmonata  spadellato al Gin Bordiga, erbe aromatiche e pepe (17 euro). Sempre presenti piatti vegetariani e vegani come le polpettine vegetariane di ceci, lenticchie, verdure e spezie, con salsa allo yogurt e coriandolo. Irrinunciabili i dolci della chef come la New York cheesecake al cioccolato bianco e vaniglia, con kiwi fresco, salsa ai kiwi e coulis di cachi (9.00 euro) e il tortino al cioccolato fondente con gelato alla vaniglia naturale e pere madernassa al miele (9.00 euro). La cucina è basata su prodotti biologici del territorio. Buona scelta di vini, con prevalenza di etichette piemontesi. Ottimo rapporto qualità- prezzo. A disposizione 6 belle camere, moderne e confortevoli, per qualche giorno di vacanza.